CONEGLIANO - «Con Luca se ne va l'oste per eccellenza, un professionista che è stato in grado di coniugare la tradizione del locale tipico con l'innovazione dei tempi». Così Fabio Chies, sindaco di Conegliano, saluta Luca Dos, fondatore dell'osteria "Due Spade", mancato improvvisamente nella giornata di ieri, 19 settembre.
LA VITA
Nato nel 1962, Dos era molto noto in città: nel 1985, insieme a un socio, aveva deciso di dare vita a quello che nel tempo sarebbe diventato un riferimento per giovani e adulti, in quello slargo fra via Cavallotti e via Ongaro. Chi, fra i tanti di passaggio o fra le compagnie coneglianesi, non aveva mai varcato la soglia dell'osteria per un buon bicchiere di vino, uno spuntino veloce oppure una partita a freccette? In molti ancora ricordano le serate trascorse proprio lì, a Porta Leone (varco che apre poi a via XX settembre), all'interno del locale o nei tavolini all'aperto, fra amici, buon cibo e lunghe chiacchierate. Il "Due Spade" (meglio noto nell'accezione dialettale "Dò"), adesso in mano a un'altra gestione, era stato la casa di Luca Dos fino al 2004, quando aveva deciso di cedere l'attività. In passato, era stato gestore pure del "Radici e Fasoi" nella piccola località di Formeniga, sulle colline di Vittorio Veneto. Nato da padre toscano, in forze alla Guardia di Finanza, e da madre padovana, Luca era cresciuto con la famiglia in quel di Jesolo, prima di trasferirsi a Conegliano, all'inizio degli anni Settanta, perché il padre potesse seguire il proprio mestiere. Con la località balneare, però, aveva sempre mantenuto forti legami tanto che, una volta lasciato il "Due Spade", era tornato sul litorale intraprendendo una nuova esperienza.
IL PRIMO CITTADINO
«Con il suo lavoro, Luca aveva elevato l'osteria tipica ad autentico punto di riferimento per i cittadini - ha ricordato ancora Chies - Al contempo, grazie alla qualità dei prodotti che sapeva offrire, era divenuto una tappa immancabile anche per i tanti turisti che ancora oggi arrivano a visitare le nostre terre. Perdiamo una figura importante, che ha segnato la storia delle osterie e dell'accoglienza di Conegliano».
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