Vandali di nuovo in azione: scritte No vax dìfuori dallo stadio di rugby

Sabato 11 Dicembre 2021
Vandali di nuovo in azione: scritte No vax dìfuori dallo stadio di rugby

TREVISO - Monigo, Paese e ancora Monigo. Altre scritte No vax fuori dallo stadio di rugby. È il terzo imbrattamento in dieci giorni sul muro dell'impianto sportivo.

Il secondo di matrice anti-vaccinista in città firmato con l'ormai famosa doppia V. La stessa che era comparsa il 1° dicembre davanti alle scuole elementari di Paese. Tre incursioni No vax a cui si aggiunge il raid vandalico al centro vaccinale dell'ex Maber di Villorba. «Governo nazista», «I vax uccidono, il governo lo sa» sono le frasi apparse ieri, vergate con vernice rossa. E subito coperte, a spese dei contribuenti.


INDAGINI SERRATE

La Digos di Treviso, già al lavoro per identificare i responsabili dei precedenti imbrattamenti, si sta occupando anche di questo nuovo blitz nel capoluogo. Così pure la polizia locale, che sta passando al setaccio le immagini della videosorveglianza comunale alla ricerca dei vandali. Dietro l'ultima incursione potrebbe esserci la stessa mano della prima, avvenuta a fine novembre: il tono delle frasi è lo stesso e pure la firma. Diversa matrice invece per quelle comparse a 24 ore dal primo blitz. In quel caso campeggiavano i simboli dei centri sociali e il motto: «Fine del mondo, fine del mese, stessi nemici, stessa lotta». Ben più scioccanti erano state invece le scritte apparse sulle strisce pedonali delle davanti alle scuole elementari Treforni di Paese: «I vaccini uccidono, salvate i bambini» - il messaggio siglato dal cerchio con la doppia V. I primi a vederla erano stati i bambini accompagnati a scuola dai genitori. «Molti hanno identificato il colore rosso con il sangue», avevano raccontato alcune mamme. L'atto vandalico era stato subito segnalato al Comune, che aveva provveduto a cancellarla. Adesso l'obiettivo è uno solo: risalire all'autore o agli autori degli imbrattamenti. A Treviso come a Paese. C'è un'unica regia dietro gli imbrattamenti di Monigo, Paese e del vandalismo all'ex Maber, che secondo il dg dell'Usl Francesco Benazzi era un chiaro gesto anti-vaccinista? La risposta arriverà dalle indagini.


«ABBASSIAMO I TONI»

Intanto sull'ultimo episodio di Monigo è intervenuto il sindaco Mario Conte: «Il senso civico, il dialogo e il confronto non si manifestano scarabocchiando sui muri» - ha affermato dopo aver ricordato che le forze dell'ordine stanno lavorando per stringere il cerchio attorno ai responsabili. Poi l'invito ad «abbassare i toni» mentre la quarta ondata di contagi sta travolgendo anche la Marca.
Mep

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