Ricoverato per 14 giorni in cardiologia in piena pandemia da Covid: guarisce e decide di fare un regalo al reparto

Lunedì 18 Maggio 2020 di Elena Filini
Ricoverato per 14 giorni in cardiologia in piena pandemia da Covid: guarisce e decide di fare un regalo al reparto
MOGLIANO - È stato ricoverato per 14 giorni in cardiologia in piena emergenza pandemia: Massimiliano ha deciso di donare 13 televisori a tutto il reparto. «Le giornate non passavano mai, e chi non aveva tablet o supporti telematici ha sofferto davvero, penso soprattutto ai più anziani -racconta- così ho deciso di mettermi in moto e con una cordata di amici acquistare una tivù per ogni stanza». A fine aprile gli apparecchi sono stati montati, con grande soddisfazione di Massimilano. E con il ringraziameno dell'azienda sanitaria per il nobile gesto. Dura davvero la degenza in cardiologia in piena emergenza Covid senza il conforto di visite e interazioni sociali: così Massimiliano Mestriner, 52 anni dalla corsia, ha deciso di far partire una raccolta fondi per l'acquisto di 13 televisori da regalare al reparto. Da sempre convive con una patologia cardiaca che lo obbliga a ricoveri cadenzati.

IN PIENA EMERGENZA
L'ultimo di questi, dal 10 al 24 marzo, è stato particolarmente difficile. In reparto solo senza la possibilità di uscire dalla stanza e senza televisore a causa dell'emergenza Coronavirus.
Sono stati giorni densi di preoccupazioni e certamente i collegamenti tivù l'ultimo dei problemi, da un certo punto di vista. Ma Mestriner non ha dimenticato quel periodo e ha pensato di adoperarsi per un dono concreto al reparto. E grazie ad una raccolta fondi, è riuscito a mettere insieme 2000 euro per l'acquisto di 13 tivù. La Sme, nonostante il lockdown, ha reso disponibile il materiale e lo stesso Massimiliano lo ha consegnato al Ca' Foncello. Così il suo dono è arrivato nelle stanze della cardiologia a fine aprile.

LA PROSSIMA INIZIATIVA
Nelle intenzioni di Mestriner vuole essere il primo gesto di una nuova associazione. Il 52enne, che lavora per una cooperativa che si occupa di pulizie negli stabili comunali, ha sviluppato un interesse per la pittura di Mario Piero Giovecchi, un artista rodigino naturalizzato moglianese. Giovecchi è nato agli inizi del Novecento e diventato celebre come paesaggista veneziano, ritraendo dal vivo gli effetti paesaggistici più palpitanti d'arte e di storia, fissandoli, con incomparabile armonia di colori, sulla tela. Le interpretazioni su Venezia, accompagnano la vibrante personalità dell'artista, ovunque egli si attardi a ritrarre i luoghi più ameni della terra veneta. Da piccolo Massimiliano era incuriosito dalla figura di questo artista che spesso notava a Mogliano. E nel tempo è riuscito ad acquistare una collezione di 200 quadri, che oggi vuole mettere al sicuro e rendere fruibili alla comunità, organizzando anche un premio di pittura. E la donazione di tivù al Ca' Foncello è il primo atto di un nuovo soggetto che abbinerà solidarietà e amore per l'arte figurativa.
Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 07:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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