Vigneti a terra, parco Gambrinus devastato, tetti scoppiati: «La gente piangeva, danni per 30 milioni»

Venerdì 14 Luglio 2023
Strada sradicata dall'albero caduto

CIMADOLMO - È stata la tempesta Vaia di pianura: fortissime raffiche di vento, con pioggia mista a grandine, hanno sradicato alberi, scoperchiato tetti, abbattuto vigneti e campi di mais, devastato le coltivazioni.

Il disastro si è esteso lungo il medio corso del Piave, da Santa Lucia a Mareno passando per Cimadolmo, Stabiuzzo, San Michele di Piave e San Polo di Piave. Salendo poi verso nord, lambendo Vazzola e tornando a scatenarsi su Codognè, Oderzo, Fontanelle.

RACCOLTI DISTRUTTI
I danni da grandine sono stimabili in circa il 70% del raccolto. «Sono colpite in particolare le comunità di San Michele di Piave e di Stabiuzzo» spiega Giovanni Ministeri, sindaco di Cimadolmo. In piedi dalle 2 del mattino, insieme al vicesindaco Chiara Lovat, ad assessori, consiglieri, protezione civile con Graziano DallAcqua e molti altri volontari. «E' stato tremendo vedere le persone piangere -racconta Ministeri commosso- Abbiamo cercato subito di prenderci cura dei più fragili, in modo da rassicurarli. Siamo passati alla conta dei danni: tra capannoni e case scoperchiate, raccolti distrutti, danni alle linee elettriche e alla segnaletica, abbiamo stimato circa 30 milioni di euro». La desolazione è tangibile, è uno strazio vedere i vigneti gettati a terra, il mais lussureggiante spianato. Devastate le strutture della Polisportiva Voluntas, dellOasi Il Grillo che aveva appena riaperto, il tetto del panificio di San Michele. Non va meglio a San Polo di Piave. «Abbiamo avuto diversi alberi abbattuti -lamenta Nicola Fantuzzi, primo cittadino sanpolese- In via Roma si sono schiantate alcune piante del vicino parco Giol. Piante abbattute anche in via Risera, danneggiato il tetto della scuola». Danni ad alcune piante del Parco Gambrinus e numerose lapidi spezzate in cimitero. In unazienda agricola in via Callarghe, le raffiche di vento hanno rovesciato una dozzina di silos in vetroresina.

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ODERZO
A Oderzo da un cantiere in via Roma è caduta unimpalcatura, vicino alla chiesetta di San Giuseppe, ostruendo la strada. Alberi caduti in via Altinate, via Pordenone, nel giardino dellIstituto Sansovino. «I vigili del fuoco sono intervenuti in via Roma e hanno chiesto che la strada venisse bloccata in entrambi i sensi -spiega la sindaca Maria Scardellato- Mauro Chitarello, Walter Giacomin, Alberto Lava e Alessio Bianco sono stati fuori tutta la notte, prima per chiudere le strade e poi per tagliare e spostare gli alberi. Li ringrazio e credo davvero di poterlo fare a nome di tutta la comunità». I teenager del progetto Affare Fatica hanno dato manforte nel ripristino dei giardini pubblici. «Pioggia, grandine e soprattutto vento, hanno generato molti danni sul nostro territorio -aggiunge Lisa Tommasella, sindaca di Codognè- Tra i più gravi cè il crollo di una buona porzione di un albero secolare lungo via Tiepolo a Cimetta che ha ostruito il passaggio alla viabilità e ha spezzato un cavo dellEnel. Abbiamo avuto tetti divelti, una serra domestica volata sulla provinciale Cadore-Mare, capannoni scoperchiati, casi assolutamente straordinari, una lamiera fatta volare a cavallo di due filari, una serra domestica scalzata. Per fortuna le manutenzioni fatte si sono dimostrate veramente efficaci. Sono contenta che la Regione abbia dichiarato lo stato di emergenza, almeno abbiamo la speranza che qualcuno che non è assicurato possa ricevere un piccolo rimborso».

SALGAREDA
Danni anche a Vallonto, piante divelte in via Ongaresca e via Bosco Fontanelle, così come in tutta l'area di Salgareda, sia nel capoluogo che nell'area di Campodipietra e Arzeri, dove sono interi vigneti dono stati devastati. Sono state parecchie le aziende che hanno subito danni ai vigneti ma il vento ha sradicato poi tantissimi alberi, soprattutto in aree private. In un caso, in zona Campodipietra, un cedro si è "appoggiato" al tetto di una casa. Diverse le segnalazioni anche a Motta di Livenza. Tanti gli alberi caduti, uno molto grosso al bar Civico 71, ex Oasis, accanto alla basilica. Un grosso fusto è crollato vicino a una villa lungo viale Venezia, parte di un cipresso è finito al suolo a Villanova, di fronte alla chiesa; stessa sorte per un platano che in viale Aldo Moro ha agganciato i cavi della linea telefonica. Problemi anche a Ponte di Piave. Il sindaco Paolo Roma: «Abbiamo aperto il Coc in quanto si è reso necessario l'intervento della Protezione civile per il ripristino della viabilità in una decina di strade. Inoltre c'è stato un blackout nelle vie Terreni, Spilimbergo, Sottotreviso sulle quali già Enel è intervenuta per ripristinare il guasto».

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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