Lupi a spasso sul Montello, avvistata una mamma con la sua cucciola. L'esperto: «Sono scesi dal Monte Grappa»

Martedì 19 Settembre 2023 di Laura Bon
Lupi a spasso sul Montello (foto Pexels)

MONTEBELLUNA (TREVISO) - Mamma lupa e figlia, in arrivo dal Monte Grappa, sono già state segnalate nella parte nord ovest del Montello. Ma ben presto il quadro sulla presenza del lupo si potrebbe ampliare in misura consistente. Che l’animale non sia più solo il cattivo delle fiabe ma una solida presenza, per la collina è ormai accertato ed è per questo che il consorzio del bosco Montello ha organizzato, in collaborazione con l’associazione accompagnatori di media montagna, una serata sul ritorno del lupo sull’area montelliana. Si svolgerà nell’auditorium della biblioteca di Montebelluna domani alle 20.30.


LA COLONIZZAZIONE
«Nella parte nord ovest del Montello la presenza di alcuni esemplari è già stata segnalata - spiega Enrico Tirindelli, presidente dell’associazione, sciogliendo ogni dubbio al riguardo - Per il momento sono solo di passaggio, per cacciare, ma potrebbero anche stabilirsi in modo permanente, ovvero formare un branco stabile. Per branco si intendono papà, mamma e circa un paio di cuccioli degli ultimi nati, più eventualmente uno o due della penultima cucciolata che stanno completando la maturazione e si apprestano a partire per colonizzare nuovi territori. Parliamo di raggi di spostamento di svariate decine, anche centinaia, di chilometri». Insomma, ben presto tutto il Montello potrebbe essere occupato. Che mamma lupa e figlia facciano di tanto in tanto capolino è del resto già provato scientificamente. «Il monitoraggio preciso e puntuale dei lupi e dei loro spostamenti - prosegue Tirindelli - è una delle attività strategiche per la gestione della specie, ed è in atto con le migliori tecniche e competenze a disposizione. Enrico Ferraro che è uno dei relatori della serata del 27, se ne sta giusto occupando». Il dato sembra dire che le frequentazioni attuali sono di due lupi, madre e figlia, che arrivano dal Grappa.

Su quelle che possono essere le conseguenze per l’ambiente e per l’uomo, però, Tirindelli tranquillizza.


PIU’ BENEFICI CHE DANNI
«Sul Montello si segnala la loro presenza e si profila la possibilità che vi si possano stabilire, certo, però non si parla di danni. In realtà i lupi portano anche benefici, come ad esempio il controllo di cinghiali e cervi: quelli sì fanno danni anche ingenti. Nel caso dei lupi è più corretto parlare dei casi in cui attaccano animali domestici, come un effetto collaterale negativo. In questi casi, peraltro, oltre a misure di prevenzione, sono disponibili anche risorse economiche per il ristoro delle predazioni subite. Ma di queste cose se ne parlerà all’incontro». Già in tempi recenti, del resto, quando ci sono stati casi di animali domestici sbranati anche sulla parte bassa del Montello, qualcuno ha attribuito tutto ciò ai lupi: «Non si può dire così “sui generis” senza riferirsi alle specifiche situazioni. In generale fanno più danni i cani randagi, ad esempio, che non hanno paura dell’uomo e si avvicinano più facilmente alle abitazioni. Ma bisogna valutare i singoli casi». Ed è anche per questo che è stato promosso l’incontro del 27. E, magari, si scoprirà che alla fine il lupo non è proprio così “malvagio”».

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