L'ex sindaco beffato dal suo assessore, post al vetriolo di Biz: «La Lega mi ha tradito»

Mercoledì 6 Ottobre 2021 di Manuela Collodet
Roberto Biz
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CORDIGNANO - Un duello in casa Lega quello che ha riportato in municipio Roberto Campagna che si è concluso non senza strascichi. A due giorni dalla bruciante sconfitta l'ex primo cittadino Alessandro Biz si toglie qualche sassolino dalla scarpa con dichiarazioni che non lasciano adito a interpretazioni. 

IL POST

«Speravamo in un esito migliore - ammette l'ex sindaco - e avremmo potuto raccogliere di più. Ha pesato la scorrettezza compiuta da chi è alla guida del direttorio provinciale della Lega che, venendo meno alle direttive dei vertici regionali del partito, ha invitato a Cordignano il governatore e molti altri. "La nostra forza è il gruppo", hanno utilizzato come slogan. E che gruppo!! Abbiamo visto arrivare Zaia, gli europarlamentari Da Re e Dreosto, gli assessori regionali Marcato e Caner, il presidente della provincia Marcon, il senatore Vallardi con la Giornata dell'aratura che dalla locandina pareva sponsorizzata dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, in realtà era una copertura per organizzare il comizio di Campagna, all'insaputa del Consorzio stesso, come confermato dal direttore generale dott. Ciri in una comunicazione scritta a me inviata». Un fiume in piena che non trattiene alcun argine. «Quella che doveva essere una competizione fra due liste civiche, fra Biz e Campagna, si è traformata in una guerra elettorale da parte di chi ha messo in campo un "arsenale bellico", facendo passare il messaggio che fra due candidati della Lega, Campagna aveva l'appoggio del partito mentre il sindaco uscente, no.
Mi sono immedesimato in un cittadino di Cordignano il quale sa che entrambi i candidati sono iscritti alla Lega e vede arrivare in paese una serie di esponenti del partito. Cosa potrebbe pensare? Che la Lega appoggi Campagna e abbia "scaricato" Biz, e di conseguenza è stata data chiara indicazione su chi votare. Ho il massimo rispetto per gli elettori, e anche io, se fossi stato un cittadino medio, di fronte a questo scenario, probabilmente sarei stato condizionato nell'orientarmi verso il candidato sindaco indicato.
Le direttive del partito però non erano queste! Nessun esponente della Lega avrebbe dovuto prendere parte alla campagna elettorale e proprio sulla base di queste indicazioni ho deciso di candidarmi, per sfidare Campagna, non Zaia e tutti gli altri, fra cui quel Marcato di cui risparmio qualsiasi commento e vi invito a vedere il video che ancora circola in rete».

Un risultato, quindi, per Biz, «condizionato dalla scorrettezza e dalla mancanza di rispetto delle indicazioni date». «Sono convinto - prosegue - che noi di Tutti per Cordignano abbiamo proposto un ottimo programma e mi auguro, senza farmi illusioni, che la maggioranza, per il bene della comunità, possa trarne spunto».

I RISULTATI

Cordignano ha dunque scelto di tornare al passato. Roberto Campagna, già sindaco dal 2006 al 2016, torna ad indossare la fascia tricolore. L’essere rimasto fermo un giro, in cui ha guidato un assessorato pesante come quello al Bilancio, non gli ha fatto perdere consensi tra i suoi concittadini che, anzi, l’hanno richiamato al vertice del municipio con un risultato ancora migliore delle due tornate precedenti: il 60,37 per cento (1.970 voti), superiore sia al 42,08% conquistato alla sua prima elezione, sia al 55,90% ottenuto nella prima riconferma dieci anni fa. Un esito che lo decreta netto vincitore della sfida tutta  interna all’amministrazione di centrodestra: i due, infatti, sono entrambi leghisti, anche se, nell’occasione, nessuno dei due ha potuto fregiarsi del simbolo del Carroccio accanto al proprio nome sulla scheda. Campagna, 56 anni, di professione impiegato, con la sua lista Cordignano Viva, aveva però incassato l’appoggio del resto della passata maggioranza e soprattutto della Lega trevigiana e del presidente della Regione, nonché di Forza Italia.

Biz, dieci anni più giovane, giornalista ed editore, era stato il primo a sciogliere la riserva e a presentare la sua ricandidatura, alla testa della compagine “Tutti per Cordignano”: non è andato però oltre il 15,17 per cento dei suffragi, superato anche dal terzo concorrente il lizza, il rappresentante del centro sinistra Luca De Re, a sua volta in corsa sostenuto da una civica, “Insieme per Cordignano”, senza contrassegni di partito.

Ultimo aggiornamento: 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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