Intelligenza artificiale nuova frontiera della sanità trevigiana: «Trenta secondi per diagnosticare un ictus»

Sabato 27 Maggio 2023 di Mauro Favaro
Intelligenza artificiale nuova frontiera della sanità trevigiana: «Trenta secondi per diagnosticare un ictus»

TREVISO - Arrivare a diagnosticare un ictus nel giro di 30 secondi. Essere certi di intercettare anche un minimo segnale che possa indicare un tumore al seno. E inquadrare quanto prima le malattie polmonari. Senza scordare la possibilità di monitorare a distanza le persone con problemi cardiaci. Sono le nuove frontiere della sanità nell’era dell’intelligenza artificiale. Non è il futuro: l’Usl della Marca ha già iniziato a sviluppare questi progetti. Il punto è stato fatto nell’incontro andato in scena ieri nell’ambito del festival Artificial intelligenze in Agorà organizzato da BiblioTreviso e dal Comune di Villorba.


LE NOVITÀ
«Sono attività già in fase di sviluppo – spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl – per quanto riguarda la senologia, l’intelligenza artificiale consente di valutare i nuovi esami anche attraverso una banca dati formata da oltre 1,3 milioni di indagini, tutte validate, lanciando un Alert nel caso in cui vengano riscontrare delle anomalie, così da procedere con tutti gli approfondimenti necessari». Si tratta di software che di fatto “imparano” studiando la grande mole di dati immagazzinati. I famosi big data. Discorso simile per le Tac in grado di rilevare i carcinomi a livello bronchiale e polmonare. Per gli ictus, inoltre, sempre attraverso l’intelligenza artificiale potranno essere autonomamente elaborate immagini provenienti da qualsiasi apparecchiatura radiologica, condividendo in tempo reale i risultati con il team neurologico stroke. Sono in tutto 10 i progetti nell’ambito dell’intelligenza artificiale già allo studio dell’Usl. «A cominciare dai monitoraggi a distanza in grado di segnalare l’insorgenza di problematiche», sottolinea Antonio Antico, direttore del laboratorio analisi.


IL DUBBIO
Diventerà tutto automatizzato? «No, l’intelligenza artificiale non cancellerà il rapporto umano tra medico e paziente. Anzi, rappresenta un aiuto che potrà migliorarlo – mette in chiaro il direttore generale dell’Usl – ci sono passaggi delicati. E l’attenzione è massima. In generale, abbiamo visto anche il robottino attivato nella pasticceria Signore&Signori per sopperire alla mancanza di personale: è bellissimo ma anche un po’ triste. Noi dobbiamo usare la tecnologia, non farci usare».
Un po’ come accaduto, purtroppo inevitabilmente, con le visite a distanza eseguite durante l’emergenza Covid. «Sono state fondamentali – tira le fila Benazzi – gli psichiatri, ad esempio, hanno lavorato con il tele-consulto. A fronte di 32mila persone seguite dai servizi di salute mentale, in due anni non è stato registrato un suicidio»

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci