TREVISO - Ieri, lunedì 4 ottobre, la polizia ha arrestato in flagranza di reato un quarantenne italiano, C.L., per il reato di atti persecutori.
Alle ore 11.10 è giunta sulla linea di emergenza del 113 la chiamata di una donna che mentre passeggiava in pieno centro a Treviso si è trovata davanti, del tutto inaspettatamente, l’ex compagno. L’uomo, con il quale la vittima aveva intessuto una relazione sentimentale, le si è parato davanti iniziando ad insultarla e minacciarla, contrariato dal semplice fatto che la stessa si trovasse in giro per la città ed attirando al contempo l’attenzione di alcuni passanti che hanno cercato di farlo desistere senza però riuscirvi. La donna a questo punto ha cercato rifugio in un noto locale commerciale del centro, componendo il numero di emergenza per richiedere l’arrivo della polizia nella speranza che l’uomo, intimorito dall’arrivo degli agenti, potesse desistere dai suoi propositi. L’uomo però, persistendo nella sua condotta gravemente minacciosa, ha cercato anche di sottrarle il telefono per impedirle di contattare la Polizia non riuscendovi solo per l’intervento del titolare del negozio dove la donna ha cercato rifugio.
Giunti immediatamente sul posto gli agenti hanno potuto constatare che nonostante la loro presenza l’uomo, nel frattempo allontanatosi, ritornava sui propri passi proprio nel momento in cui gli stessi stavano sentendo la donna cercando di calmarla, avvicinandosi alla vetrina del negozio da dove osservava insistentemente l’ex compagna con espressione minacciosa. A questo punto gli agenti chiedevano contezza dei fatti all’uomo, scoprendo dalla consultazione delle banche dati di Polizia che lo stesso non è nuovo a questo tipo di comportamenti, essendo stato già ammonito in due occasioni per gravi condotte di stalking nei confronti di sue due ex, mentre risultava essere stato denunciato pochi giorni prima proprio perché resosi responsabile di episodi di violenza nei confronti dell’ultima fidanzata, cagionandole lesioni giudicate guaribili in 20 giorni.