Infermiera aggredita in strada: il bandito catturato dai residenti

Domenica 9 Luglio 2023 di Maria Elena Pattaro
L'AGGRESSIONE Sul posto, richiamate dai residenti, si sono precipitate le volanti della Questura

TREVISO - Infermiera derubata per strada da un ladro in bicicletta, che le sfila le borse dal cestino della bici. Ma i residenti lo braccano e lo consegnano alla polizia. Il primo a intervenire è stato un papà coraggioso che stava spingendo il passeggino con a bordo il figlioletto di un anno e mezzo. È riuscito a fermare il malvivente - un 29enne dominicano - nonostante il giovane lo avesse ferito alla testa colpendolo con una delle borse rubate. «Quell’uomo è stato un angelo. Gli sono davvero grata» afferma ancora scossa la giovane presa di mira. La violenza è andata in scena venerdì pomeriggio a Sant’Antonino: un furto poi degenerato in rapina. Alle 14 F. P., infermiera di 38 anni al Ca’ Foncello, stava andando al lavoro in bicicletta. A un certo punto, lungo strada del Mozzato un giovane di colore, che fino a pochi istanti prima la precedeva, le si è affiancato, anche lui in bici. Era vestito di nero, indossava un cappellino e gli occhiali da sole. Probabilmente per non essere riconosciuto. «È successo tutto in un attimo - racconta l’infermiera -. L’ho visto allungare la mano sul cestino e afferrare le due borse». Quella personale con portafoglio, cellulare e altri effetti e quella di lavoro, dove la donna teneva il cibo e una bottiglia d’acqua da due litri. «Ho gridato e l’ho inseguito - spiega la 38enne ripercorrendo quei momenti concitati -.

Lui si è infilato in via Morosini. Ho sperato che si tenesse i soldi e gettasse via le borse: mi dispiaceva perdere il cellulare e i documenti».

INTERVENTO PROVVIDENZIALE

Le urla dell’infermiera hanno raggiunto Faiz Khazimardanov, 39enne russo in Italia da quindici anni. Stava tornando dal supermercato Eurospin insieme al suo bimbo. Pochi istanti dopo si è imbattuto nel ladro e non ha avuto dubbi: andava fermato. «Gli si è parato davanti, come un portiere, e lo ha fatto cadere dalla bici - prosegue la 38enne -. Ho visto che il ladro lo ha colpito alla testa con la borsa più pesante, quella con la bottiglia. Gli usciva sangue dalla testa». Ma ha continuato lo stesso a inseguirlo. Nel frattempo sono scesi in strada altri residenti del quartiere, a dare manforte. «Un vicino ha bloccato a terra il ladro, proprio all’incrocio tra via Colonna e via Morosini mentre altri hanno chiamato il 118 e la polizia» racconta Giuseppe Tafuto, che abita accanto a Faiz ed è uscito sentendo le urla e il trambusto. Miguel Ozuna, originario della Repubblica Dominicana ma residente in strada Ovest, a un certo punto si è arreso: ha smesso di divincolarsi ed è andato incontro al proprio destino. In pochi minuti sono arrivate sul posto volanti e ambulanza. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di rapina, mentre Faiz è stato medicato. «Ero preoccupata per lui - dice l’infermiera -. Aveva una ferita lacero-contusa, fortunatamente non grave. È stato davvero coraggioso. Si è messo in pericolo. Per quanto ne sapevamo il ragazzo poteva anche essere armato. Adesso ho paura a girare in bicicletta». Il dominicano ha qualche precedente. «L’ho visto bazzicare nel quartiere più di qualche volta» aggiunge Tafuto. Dopo aver passato la notte in una delle camere di sicurezza della questura, ieri mattina il 29enne è comparso in tribunale per la convalida dell’arresto, difeso dall’avvocato Marco Bonazzi. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Treviso e di permanenza in casa nelle ore notturne (dalle 22 alle 7), in attesa del processo.

IL QUARTIERE

Ventiquattr’ore dopo il furto sfociato in rapina, a Sant’Antonino si respirava un clima a metà tra l’allerta e il sollievo. Allerta perché nel quartiere residenziale fatti del genere sono molto rari. Sollievo perché la rete di vicinato ha funzionato bene, permettendo di assicurare alla giustizia il responsabile. «È stato bello che i residenti siano intervenuti - commenta Tafuto -, significa che c’è solidarietà nel quartiere. Qui è attivo da anni il controllo di vicinato e funziona bene, anzi dopo questo fatto lo rafforzeremo ancora di più. Alcuni anziani sono rimasti molto scossi da questo fatto. Ma li abbiamo subito rassicurati dicendo che in caso di necessità gridino forte e chiedano aiuto. Siamo pronti a intervenire, come abbiamo fatto venerdì».

Ultimo aggiornamento: 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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