TREVISO - «Quei pazzi fanno molto più male a noi che a voi. E ora siamo molto più vigili». Hadad Moustafa, marocchino di Montebelluna, che nella zona fa anche funzioni di Imam, è in prima linea contro il terrorismo islamico. E garantisce che sicuramente le moschee non sono centri di reclutamento. «Nel capannone dove preghiamo -dice- i controlli sono strettissimi. Ogni tanto si presenta qualcuno che ci chiede di poterci passare la notte. Non se ne parla». I moderati sono a pronti a collaborare con la polizia. «Ma -si lamenta Moustafa- il nostro aiuto non lo vogliono. Ed è un errore».