Cima Grappa come pista per lo slittino: «Nessun rispetto per i morti in guerra»

Domenica 7 Febbraio 2021 di Daniele Quarello
La discesa con lo slittino su Cima Grappa
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PIEVE DEL GRAPPA - Il Sacrario di Cima Grappa come parco giochi.

Per divertirsi con lo slittino o il bob, o per far correre i bambini. Una giornata difficile, ieri, per Cima Grappa, invasa dai turisti che, con l’arrivo della zona gialla e la possibilità di uscire dal Comune di residenza liberamente, hanno preso d’assalto la montagna. Ma Cima Grappa col suo Sacrario, 1.775 metri sul livello del mare, non è una montagna come le altre. È “zona sacra” dai 1.700 in su: 11 mila metri quadrati, dall’ex base Nato a nord al monumento al partigiano a sud, che ospitano il Sacrario, il cimitero della Grande Guerra.


LA SITUAZIONE
Viste le abbondanti nevicate delle ultime settimane che hanno ricoperto l’area di una invitante coltre bianca, molti visitatori hanno deciso di utilizzarla come un parco giochi, sfruttadola per far scivolare i figli con lo slittino o il bob. Sulla pagina Facebook “Meteo Bassano e Pedemontana del Grappa” è stata postata una foto che lo dimostra: ci sono persone che giocano e si lanciano con lo slittino, incuranti che quello sia un Sacrario. «Senza parole, e non è la prima volta, di certo non sarà nemmeno l’ultima, ma non si possono vedere persone che portano i bimbi a scivolare col bob o slittino in un cimitero, dove forse riposano anche i nostri nonni e bisnonni - dice il post -. No, non si può vedere perché se il Veneto oggi è une delle più belle e ricche regioni è anche grazie a chi ha combattuto per noi! Ci vuole rispetto! Comunque sciare, bob, slittini e qualsiasi cosa che fate e che potrebbe danneggiare sia materialmente questo luogo sacro oppure ad esempio rompere il silenzio è sanzionabile». In poche ore il post ha avuto migliaia di visualizzazioni e oltre 500 commenti. 


LE REAZIONI
La maggior parte degli utenti ha condannato il gesto, ma qualcuno ha anche minimizzato. Nel pomeriggio sono intervenuti anche i militari, facendo allontanare dalla zona del Sacrario i turisti non rispettosi (o incuranti) del fatto che quello è un cimitero dove sono sepolti i soldati morti durante la Grande Guerra e dove si trovano anche i monumenti celebrativi.Quello di ieri è l’ultimo episodio di un lungo elenco di atti che non si dovrebbero compiere in una zona sacra, avvenuti negli ultimi mesi.


I PRECEDENTI
Avevano suscitato scalpore le immagini di ragazzi che scendevano con lo snowbord lungo la via Eroica alcuni mesi fa. A distanza di pochi giorni erano finite su Facebook anche le foto del Gesù bambino in braccio alla Madonnina del Grappa con in mano un mozzicone di sigaretta, evidentemente appoggiato apposta da qualche incivile. Il sindaco di Pieve del Grappa Annalisa Rampin aveva lanciato un appello. «Basta gesti blasfemi – aveva detto in quell’occasione - si deve vergognare sia chi l’ha compiuto, sia chi ha fatto quella foto: hanno violato oltre al lockdown anche il divieto di accesso al Sacrario».Gli “eventi” erano infatti avvenuti durante il lockdown, quando raggiungere Cima Grappa era di fatto vietato dalle restrizioni anti Covid. In molti avevano chiesto di intensificare i controlli. A gestire l’area di cima Grappa è l’Onor caduti, emanazione del Ministero della Difesa, presente con i militari dell’esercito, due Alpini oltre i sottufficiali, un funzionario ministeriale con il comando. I controlli dei militari in Cima Grappa sono costanti, tutti i giorni, feste comprese, ma la vastità del territorio e le moltissime persone che salgono a volte li vanificano. Due sono preposti al Sacrario (il servizio di supporto dei volontari dell’Ana è stato sospeso per la pandemia). L’episodio di ieri purtroppo ha di nuovo riportato alla ribalta l’inciviltà di molte persone che considerano il Sacrario un parco giochi.

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