TREVISO Mano pesante dell'Usl che annuncia nuove sospensioni.
LA SPIEGAZIONE
«Lo scorso agosto si arrivava dal lockdown, una semichiusura che ha influito molto. In secondo luogo i ricoveri sono proporzionati al numero dei positivi. E ora ne abbiamo parecchi legati alla popolazione balcanica» specifica Benazzi. Dal 13 agosto a oggi ci sono stati 304 macedoni positivi, 126 kosovari, 104 albanesi: dai Balcani 534 casi su 885; oltre il 60% della popolazione, e tutti non vaccinati. «L'esplosione in provincia l'abbiamo avuta a causa di queste persone che sono andate in ferie nei loro paesi d'origine negative e sono rientrate positive. Si è creato questo vulnus che ha portato a delle difficoltà. Quindi il messaggio, ancora una volta rivolto a queste comunità è che vengano a vaccinarsi». Benazzi è pronto a creare canali privilegiati, vax day per gli stranieri. «È di fondamentale importanza: ora del resto riaprono fabbriche e attività, c'è il bisogno di isolare queste persone ed evitare ulteriori infezioni».
LA CAMPAGNA
Al momento in provincia il 67% della popolazione dai 12 anni ai 100 ha completato la seconda dose, ma da 0 a 12 anni non si è vaccinati. «L'immunità di gregge si raggiunge all'80%. La vaccinazione ci sta salvando da ulteriori disagi. Perchè questi 534 sono tutti senza vaccino. La variante Delta è peggiore del primo Covid, è molto più infettiva». Per questo Benazzi sta pensando a iniziative mirate. «Dobbiamo arrivare ai capi comunità. Domani, nell'incontro già in programma con i sindaci, discuteremo anche di questo. Chiederò che facciano da tramite per entrare nelle comunità straniere. Noi siamo disponibili a vaccinare anche la sera. Del resto chiunque si presenti nei nostri vax point senza iscrizione non viene mandato a casa». Per Benazzi quindi la vaccinazione è la priorità, per questo lancia pesanti critiche alle manifestazioni no vax che ora stanno raccogliendo anche le proteste dei commercianti della piazza. «Hanno ragione i commercianti, creano solo confusione. Purtroppo la risposta dei no vax è questa. La persona macedone di 74 anni che era arrivata da noi con saturazione bassissima è entrata in terapia intensiva e purtroppo è morta. Se ci si vaccina non si muore. Questa è la risposta alle manifestazioni no vax. Ma chi ha gli occhi foderati di prosciutto continua ad averli. C'è libertà di pensiero ma questo non è il modo per affrontare il problema». Sarebbero utili le ordinanze dei sindaci per contenere queste manifestazioni? «Non entro nelle competenze dei sindaci e della questura. Io dico che la vaccinazione funziona e noi cerchiamo di convincere tutti. Stiamo dando massima disponibilità al dialogo, i nostri ambulatori sono pronti ad accogliere chi vuole un confronto serio e costruttivo».