Silea. Fallimento per il marchio «Faoma - vivi il lusso»: va all'asta

Il prezzo di partenza per il simbolo che ha caratterizzato gli oltre quarant’anni di storia del mobilificio di fascia alta, con base in via Callalta a Lanzago, è stato fissato a 60mila euro

Giovedì 9 Novembre 2023 di Mauro Favaro
Silea. Fallimento per il marchio «Faoma - vivi il lusso»: va all'asta

SILEA (TREVISO) - Il marchio “Faoma - vivi il lusso” finisce all’asta. E con questo anche i profili aziendali sui social network, i domini internet e i cataloghi. Il prezzo di partenza per il simbolo che ha caratterizzato gli oltre quarant’anni di storia del mobilificio di fascia alta, con base in via Callalta a Lanzago, è stato fissato a 60mila euro. E’ il minimo che gli interessati dovranno essere pronti a mettere sul piatto nel tentativo di vendita fissato per il 28 novembre nella sede dell’Istituto vendite giudiziarie a Silea.


IL FALLIMENTO 
La Faoma è fallita poco meno di un anno fa. Dopo le difficoltà legate all’emergenza Covid, si è rivelata fatale la guerra esplosa tra Russia e Ucraina all’inizio del 2022. Il conflitto ha infatti portato alle sanzioni economiche nei confronti della Russia e al conseguente blocco dell’export verso l’Est. Nonostante tutti i tentativi, per l’azienda che commerciava soprattutto con l’estero, con una quota del 70% proprio verso la Russia, non c’è stato niente da fare. «I mobili e lo stile di arredo venduto a marchio “Faoma - vivi il lusso” sono considerati beni di lusso da una tipologia di clientela per cui lo “sfarzo” è necessario – si legge nella perizia di stima del valore economico dei marchi – il mercato estero, in particolare quello sovietico, lo identifica come un brand di lusso intermedio». In base ai dati di Federlegno, nel corso del 2022 è stata registrata una pesante flessione delle esportazioni verso la Russia: fino a una riduzione di quasi il 30% rispetto all’anno precedente. E’ stato in buona sostanza il punto di non ritorno.


LA SOCIETA’
«La società Faoma non ha saputo né potuto per la situazione finanziaria che la caratterizzava negli ultimi anni cambiare mercati e quindi linea di prodotto, cambiamento essenziale per mantenere il fatturato a fronte degli eventi straordinari intercorsi – continua la relazione – il Covid, prima, e la guerra in Ucraina nel 2022, dopo, hanno comportato una riduzione determinante del fatturato, concentrato verso il mercato russo”. Nella prima parte del 2022 i lavoratori della Faoma erano scesi da 40 a poco più di 10. Fino all’azzeramento. La strada del concordato non si è rivelata percorribile. Tutti alla fine hanno trovato un altro impiego. E ora si è arrivati all’asta. Le offerte per l’acquisto dello storico marchio dovranno essere presentate in busta chiusa entro le 12.30 del 27 novembre. Con annessa cauzione pari al 20% del prezzo offerto. Il giorno dopo scatterà il tentativo di vendita.

Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 09:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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