Ulss, ci sono 20mila visite, esami e interventi da recuperare: in ospedale anche sabato e festivi

Venerdì 18 Giugno 2021 di Mauro Favaro
Ulss, ci sono 20mila visite, esamie interventi da recuperare: in ospedale anche sabato e festivi

TREVISO - Visite ed esami anche di sabato, domenica e nei festivi, grazie agli straordinari garantiti dai medici.

Radiografie fino a mezzanotte. E appuntamenti anche in ospedali di altre province del Veneto. Allo stesso tempo, si tornerà progressivamente a regime pure nelle sale operatorie. Questi i pilastri del piano messo a punto dall'Usl della Marca per recuperare le prestazioni saltate negli ultimi mesi a causa del blocco delle attività non urgenti negli ospedali durante il picco del Covid.


I NUMERI

Il conto complessivo dice che a livello provinciale oggi sono rimaste quasi 20mila prestazioni in attesa: 10.085 visite specialistiche ed esami strumentali e 9.435 interventi chirurgici. Sul fronte della specialistica ambulatoriale, a Treviso le liste si sono allungate soprattutto nel settore radiologia (1.162 prestazioni da recuperare), pneumologia (980), dermatologia (555) e oculistica (483). Nel distretto di Asolo le criticità riguardano la gastroenterologia (2.146) e la pneumologia (860). E nel distretto di Pieve di Soligo in particolare il settore dell'oculistica (383). «Il piano che consegneremo alla Regione prevede il recupero di tutte le prestazioni entro il 31 dicembre. Saremo noi a richiamare i pazienti. Da luglio ripartiremo a spron battuto spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl. Per coprire tutte le necessità abbiamo previsto il ricorso a ore aggiuntive per gli specialisti ambulatoriali, che verranno acquistate attraverso il sistema della libera professione: 4.747 ore per il distretto di Treviso, 2.245 per Pieve di Soligo e 5.343 per Asolo». Si conterà sempre sul supporto dei privati accreditati. In più, si potrà andare anche oltre i confini della Marca: «Se altre Usl avranno appuntamenti disponibili, potranno essere usati per i trevigiani apre Benazzi per esempio se a Feltre dovessero avere disponibilità per gastroenterologia, i pazienti del distretto di Asolo potranno effettuare la visita lì riducendo l'attesa. L'obiettivo è abbattere le liste d'attesa».


LE OPERAZIONI CHIRURGICHE

Di pari passo si lavorerà per recuperare tutti gli interventi chirurgici non urgenti: 9.435 le operazioni sospese. La pandemia ha inciso in modo evidente. Basti pensare che tra gennaio e maggio 2019 gli ospedali trevigiani avevano contato 30.069 interventi. Nello stesso periodo di quest'anno ci si è fermati a 20.634. Fino ad agosto le sale operatorie funzioneranno al 75%, poi si tornerà a regime. Tra i nodi più importanti ci sono i trattamenti delle cataratte. Al momento si può arrivare ad attendere anche un anno. L'ospedale chiamato al più grande lavoro di recupero, in proporzione, è quello di Vittorio Veneto. Solo qui devono essere smaltiti 2.960 interventi chirurgici. «Era inevitabile specifica Benazzi, parliamo di una struttura che è stata Covid Hospital e che ha sostanzialmente dovuto azzerare le altre attività». Ci sono poi 3.661 operazioni da recuperare al Ca' Foncello di Treviso, 721 a Oderzo, 59 a Conegliano, 1.301 a Castelfranco e 733 a Montebelluna. «Siamo pronti a tornare a regime, sperando di trovare sempre tutti gli anestesisti necessari evidenzia Benazzi. Le liste più lunghe oggi sono quelle per la protesi all'anca e per le cataratte. Comunque abbiamo già chiesto agli oculisti di avviare dei programmi per dare un'accelerata ulteriore». Tra l'altro buona parte delle visite in attesa nel settore oculistica riguardano proprio attività preparatorie per le cataratte. Oltre a questo, c'è il nodo della pneumologia. Qui il recupero sarà più lento, dato che i reparti contano ancora alcuni ricoveri per Covid. Ma ormai anche negli ospedali si vede la luce in fondo al tunnel.

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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