Riprende il Covid per la seconda volta e muore a pochi giorni dal contagio

Mercoledì 9 Dicembre 2020
Riprende il Covid per la seconda volta e muore a pochi giorni dal contagio

PONTE DI PIAVE Aveva preso il Covid-19 già durante la prima ondata, ma aveva superato indenne la malattia. Questa volta no. Risultata di nuovo positiva al coronavirus a diversi mesi di distanza, Elsa Tomasi Tronchi, 85 anni, socia storica dell'Osservatorio Antelao, si è dovuta arrendere al subdolo virus, che le ha tolto la vita a pochi giorni dall'infezione.

La donna risiedeva nella casa di riposo di Ponte di Piave Gianni Marin, alle prese con un focolaio che, nel giro di una manciata di giorni, la scorsa settimana, aveva provocato il decesso di 10 ospiti, sei uomini e quattro donne. «Viveva lì da ormai quattro anni - racconta la cognata -.

Aveva avuto una prima volta il virus durante la prima ondata, ma solo qualche linea di febbre. Poi si era ripresa normalmente. Invece stavolta in pochi giorni purtroppo il contagio non ha perdonato».

Elsa, insieme al marito Luigi, è stata una delle fondatrici dell'associazione culturale Osservatorio Antelao. Originaria di San Biagio, dopo il matrimonio si era trasferita a Treviso: il marito lavorava in municipio. Poi il ritorno a Cavriè dove si era stabilita fino al trasferimento in casa di riposo. «Lei e il marito non avevano figli - spiegano i familiari -. A loro piaceva la vita di paese. Poi 8 anni fa era rimasta vedova». «Aveva superato la fase pandemica di primavera ma ora la ripresa le è stata fatale - afferma Antonio De Marco, presidente dell'Osservatorio Antelao -. Elsa era una delle più fidate amiche dell'Osservatorio Antelao: da quasi 50 anni, sin dai Concerti di Primavera e Treviso in Fiore a Santa Caterina. Il marito Luigi Tronchi era stato anche nominato Presidente Onorario per la lunghissima e attiva collaborazione, andata avanti per decenni» Il funerale sarà celebrato venerdì mattina in parrocchiale a Cavriè alle 10. 


VOLPAGO

Intanto si pensa a una task force per aiutare la casa di riposo Guizzo Marseille di Volpago a far fronte al maxi focolaio da coronavirus esploso al suo interno. L'Usl della Marca ha già messo a disposizione alcuni infermieri. E ora sta organizzando una rete tra vari centri servizi per trasferire gli anziani non positivi. «Gli anziani sono già isolati precisa Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria ma a causa dei contagi, nella casa di riposo ora scarseggia il personale. Così abbiamo deciso di alleggerire i carichi». Tra la Guizzo Marseille e il centro Salzani sono emersi 94 contagi su 136 ospiti. Il virus, poi, ha colpito anche una ventina di operatori. Adesso si punta a trasferire gli anziani risultati negativi, in tutto una quarantina. In cima all'elenco delle destinazioni ci sono le strutture dell'Israa di Treviso. Una decina di ospiti, in particolare, sarebbero già destinati all'Ipab del capoluogo. È stata la stessa azienda sanitaria a chiedere la disponibilità. LIsraa, almeno sul piano formale, sta valutando la richiesta. «Valutiamo se sarà possibile accogliere dicono mettendo assieme il dovere della solidarietà con la sicurezza dei nostri anziani». Oggi verranno sciolte tutte le riserve. A meno di sorprese, arriverà il sì. 


MONTEBELLUNA

L'altro grande focolaio è esploso nella casa di riposo Umberto I di Montebelluna, dove è stata riscontrata la positività di 47 ospiti. Qui la situazione pare ben diversa rispetto a quella del centro servizi Guizzo Marseille. Al momento non è stato previsto alcun trasferimento. Ad oggi le case di riposo del trevigiano contano complessivamente oltre 300 anziani positivi al coronavirus. Un numero che rimane relativamente stabile per il progressivo spegnimento di altri focolai. Come quello di casa Mozzetti a Vazzola. Qui si era arrivati a registrare il contagio di 84 persone: 68 anziani su 96 e 16 operatori. Da metà novembre ad oggi ci sono purtroppo stati dieci decessi di anziani risultati positivi al Covid. Gli altri per fortuna si sono via via negativizzati. In questo momento ci sono 11 anziani ancora positivi sugli 80 presenti nella struttura. Più 2 ospiti a loro volta positivi ricoverati in ospedale. «La situazione sta lentamente tornando alla normalità tira le fila il presidente Andrea De Vido desidero esprimere la gratitudine dell'intero consiglio di amministrazione a chi è stato in prima linea in questo periodo. Il nostro pensiero ora va in particolare alle famiglie di chi è mancato». 


Gianandrea Rorato
Mauro Favaro

Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 13:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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