TREVISO - Centro “blindato” domani sera per la finale europea.
GUARDIA ALZATA
Treviso si prepara alla finale Italia-Inghilterra alzando il livello di guardia, visti i caroselli sopra le righe di martedì scorso quando migliaia di tifosi si sono riversati tra il duomo e piazza dei Signori senza mascherina, cantando a squarciagola l’inno di Mameli avvolti nelle bandiere tricolori ma anche “armati” di fumogeni, bengala e qualche petardo. I più scalmanati si sono gettati sulle auto, danneggiando qualche carrozzeria, altri si sono limitati a sfogare l’entusiasmo scuotendo le vetture. Tanto da spingere gli automobilisti a chiedere l’intervento di polizia e carabinieri. Ma al di là degli eccessi da tifoseria è il totale disprezzo delle regole anti-Covid ad aver destato una preoccupazione trasversale tra le autorità. Finale sì, ma senza dimenticare che il vero avversario da battere resta pur sempre il Coronavirus. E non possiamo permetterci di lasciargli campo libero, a maggior ragione con la variante delta in agguato.
LE CONTROMISURE
«Il timore è che la situazione vista a Treviso possa replicarsi altrove» ha spiegato ieri il prefetto Maria Rosaria Laganà dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato per condividere le linee da seguire. Al termine la Prefettura ha inviato una circolare a tutti i sindaci della Marca, con cui sostanzialmente chiede loro di vietare qualsiasi tipologia di schermo nei plateatici, nelle piazze o in altri luoghi pubblici. È consentita invece la visione della partita all’interno dei locali, nel rispetto delle norme anti-Covid sul distanziamento dei tavoli. La circolare è stata recepita dal Comune di Treviso, che per la finale rinuncerà quindi a tutti i maxischermi. Prevenzione, dunque. E molti più controlli. Gli equipaggi che pattuglieranno il centro saranno il doppio o il triplo rispetto alle forze schierate in campo per la semifinale arrivando a una decina di pattuglie. La polizia locale, a margine del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico ha annunciato di volerne mettere a disposizione quattro. Il rafforzamento dei servizi di sicurezza potrebbe riguardare anche altri centri della Marca, là dove più si temono gli assembramenti.
CAROSELLI CONSENTITI
E i caroselli? Sono permessi, ma senza assembramenti. L’attenzione resta alta e la decisione sarà presa in queste ore. Al momento il questore Vito Montaruli non sembrerebbe intenzionato a fare come il predecessore Carmine Damiano che nel 2012, in occasione della finale degli Europei, visti i festeggiamenti sopra le righe seguiti alla vittoria dell’Italia nella semifinale contro la Germania, varò un’ordinanza anti-caroselli in vista della finale. Ordinanza che però rimase lettera morta perché a fine partita c’era ben poco da festeggiare: gli azzurri erano finiti ko contro la Spagna. Sicché il provvedimento non venne applicato. Ma stavolta è un’altra storia. E quella di domani sarà una doppia sfida: a Wembley contro l’Inghilterra; sulle piazze italiane conto il rischio di contagi legati ad assembramenti calcistici.