Allarme Covid, controlli triplicati e piazze blindate nella notte d'Italia

Sabato 10 Luglio 2021 di Maria Elena Pattaro
Maggiori pattugliamenti per la finalissima

TREVISO - Centro “blindato” domani sera per la finale europea.

Dopo lo stop ai maxischermi e alle tv su piazze e plateatici deciso dal Comune su indicazione del prefetto, la questura sta pianificando il dispositivo di sicurezza in vista della “notte magica”. Pattuglie raddoppiate o addirittura triplicate e quattro zone del centro sorvegliate speciali: il duomo, piazza dei Signori, piazza Trentin e il piazzale Burchiellati. Nessuna via sarà transennata preventivamente ma non è escluso che alcune strade del centro possano diventare off limits a seconda dell’evolversi della serata e di quanto gli animi si accenderanno durante e dopo il match. Così come verranno con ogni probabilità rafforzati i controlli sulle città più popolose e vivaci, dove si teme che possa essere replicato il copione andato in scena nel capoluogo la sera in cui gli azzurri di Mancini hanno staccato il pass per la finale battendo la Spagna ai rigori. Per ora sì ai caroselli, ma i dettagli del dispositivo di sicurezza sono ancora in fase di perfezionamento. Di certo c’è che vedrà impegnate tutte le forze dell’ordine.


GUARDIA ALZATA
Treviso si prepara alla finale Italia-Inghilterra alzando il livello di guardia, visti i caroselli sopra le righe di martedì scorso quando migliaia di tifosi si sono riversati tra il duomo e piazza dei Signori senza mascherina, cantando a squarciagola l’inno di Mameli avvolti nelle bandiere tricolori ma anche “armati” di fumogeni, bengala e qualche petardo. I più scalmanati si sono gettati sulle auto, danneggiando qualche carrozzeria, altri si sono limitati a sfogare l’entusiasmo scuotendo le vetture. Tanto da spingere gli automobilisti a chiedere l’intervento di polizia e carabinieri. Ma al di là degli eccessi da tifoseria è il totale disprezzo delle regole anti-Covid ad aver destato una preoccupazione trasversale tra le autorità. Finale sì, ma senza dimenticare che il vero avversario da battere resta pur sempre il Coronavirus. E non possiamo permetterci di lasciargli campo libero, a maggior ragione con la variante delta in agguato. 


LE CONTROMISURE
«Il timore è che la situazione vista a Treviso possa replicarsi altrove» ha spiegato ieri il prefetto Maria Rosaria Laganà dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato per condividere le linee da seguire. Al termine la Prefettura ha inviato una circolare a tutti i sindaci della Marca, con cui sostanzialmente chiede loro di vietare qualsiasi tipologia di schermo nei plateatici, nelle piazze o in altri luoghi pubblici. È consentita invece la visione della partita all’interno dei locali, nel rispetto delle norme anti-Covid sul distanziamento dei tavoli. La circolare è stata recepita dal Comune di Treviso, che per la finale rinuncerà quindi a tutti i maxischermi. Prevenzione, dunque. E molti più controlli. Gli equipaggi che pattuglieranno il centro saranno il doppio o il triplo rispetto alle forze schierate in campo per la semifinale arrivando a una decina di pattuglie. La polizia locale, a margine del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico ha annunciato di volerne mettere a disposizione quattro. Il rafforzamento dei servizi di sicurezza potrebbe riguardare anche altri centri della Marca, là dove più si temono gli assembramenti. 


CAROSELLI CONSENTITI
E i caroselli? Sono permessi, ma senza assembramenti. L’attenzione resta alta e la decisione sarà presa in queste ore. Al momento il questore Vito Montaruli non sembrerebbe intenzionato a fare come il predecessore Carmine Damiano che nel 2012, in occasione della finale degli Europei, visti i festeggiamenti sopra le righe seguiti alla vittoria dell’Italia nella semifinale contro la Germania, varò un’ordinanza anti-caroselli in vista della finale. Ordinanza che però rimase lettera morta perché a fine partita c’era ben poco da festeggiare: gli azzurri erano finiti ko contro la Spagna. Sicché il provvedimento non venne applicato. Ma stavolta è un’altra storia. E quella di domani sarà una doppia sfida: a Wembley contro l’Inghilterra; sulle piazze italiane conto il rischio di contagi legati ad assembramenti calcistici.

Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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