Focolaio Covid nell'azienda di macellazione polli Aia di Vazzola, nuovo giro di tamponi per dipendenti, parenti e amici

Lunedì 31 Agosto 2020
Focolaio Covid nell'azienda di macellazione polli Aia di Vazzola, nuovo giro di tamponi per dipendenti, parenti e amici

TREVISO Nuovo giro di controlli nell'azienda di macellazione di polli Aia di Vazzola. Tra oggi e domani la task force dell'Usl della Marca effettuerà un nuovo screening generale per il coronavirus, in modo da monitorare l'andamento del maxi focolaio. Verranno nuovamente testati tutti: i 178 lavoratori risultati positivi, più un'altra quarantina di persone tra familiari e amici, così come quelli che avevano avuto un esito negativo.

«Andremo a verificare se ci sono state delle variazioni spiegano dall'azienda sanitaria e, soprattutto, la loro entità». Tutti si augurano di vedere le prime negativizzazioni. La speranza è che il focolaio si sgonfi totalmente nel giro di tre o quattro settimane, come accaduto all'ex caserma Serena di Treviso dove si è passati da 244 a 4 contagiati nel giro di venti giorni. Il centro di microbiologia, diretto da Roberto Rigoli, sta comparando proprio il virus dell'ex Serena con quello dell'Aia per vedere se è lo stesso ceppo. Davanti a una conferma, al netto di imprevedibili sorprese, ci si attenderà un andamento sostanzialmente identico. 

L'ALTRO FRONTE
Oggi, intanto, all'Electrolux si riunirà l'unità di crisi aziendale per il Covid, con la partecipazione dell'Usl. Nei giorni scorsi era scattato l'allarme anche nello stabilimento di Susegana dopo la conferma della positività di un'operaia di 45 anni. Suo figlio, 25 anni, è uno dei lavoratori dell'Aia coinvolti nel focolaio. Si temeva che il contagio fosse passato da un'azienda all'altra. Al momento, per fortuna, non sembra così. I tamponi eseguiti sui nove colleghi della 45enne che lavoravano sulla stessa linea di premontaggio hanno dato esito negativo. «Non c'è alcun focolaio all'Electrolux» ribadiscono dall'Usl. Nella riunione di oggi si farà il punto, per poi voltare pagina. A livello generale, nel frattempo, continuano ad aumentare i contagi. Ieri sono emerse altre 17 positività: nove persone che si sono sottoposte al tampone dopo il rientro nel trevigiano dalle ferie all'estero e otto contatti di persone che erano già positive. In più, ci sono stati due nuovi ricoveri. Un macedone e un arabo sono sotto osservazione all'ospedale di Treviso. La buona notizia è che gli ingressi in ospedale restano relativamente pochi rispetto al numero dei contagiati. Oggi nella Marca ci sono 780 persone che stanno combattendo contro l'infezione da Covid-19. Ma solo dieci hanno bisogno delle cure dell'ospedale (nessuno in terapia intensiva). I pazienti sono tutti ricoverati nell'unità di malattie infettive del Ca' Foncello. 

IL PERICOLO
I fronti, però, non finiscono qui. Le case di riposo sono tornare a essere osservate speciali. Al momento ci sono due focolai: 13 contagiati in villa Tomasi a Spresiano (10 anziani e 3 operatori) e 11 anziani nel centro servizi Civitas Vitae di Vedelago. Più due operatori della Tre Carpini di Maserada. Domani ci sarà una video-conferenza tra l'Usl, i presidenti e i direttori delle case di riposo trevigiane. L'obiettivo è serrare i ranghi per quanto riguarda la prevenzione in vista dell'autunno. Intanto continua lo screening su base volontaria per gli insegnanti. Fino a questo momento sono stati controllati 2.500 docenti. Ad oggi risultano solo due positività confermate. Proprio in vista dell'autunno, dal 7 settembre si accederà al Ca' Foncello in auto per fare il tampone. L'Usl ha allestito un tendone accanto a malattie infettive per il drive-in. Si entrerà da via Scarpa, si farà il giro attorno al dipartimento di salute mentale e poi si uscirà sulla stessa via Scarpa. «Tutto ciò dicono dall'Usl per evitare che in autunno le persone debbano stare all'aperto, magari in coda». 
M.Fav.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci