Coronavirus. Assessore ricoverato per 10 giorni in ospedale: «Appena mi sono accorto di avere un po' di raucedine, mi sono subito allarmato»

Mercoledì 1 Aprile 2020 di Annalisa Fregonese
Assessore ricoverato per 10 giorni in ospedale per coronavirus

ODERZO È stato dimesso ieri alle 14. Alessio Bianco, 53 anni, assessore all'ambiente e al commercio del Comune di Oderzo, è tornato a casa dopo dieci giorni passati in ospedale. Dal 20 marzo era infatti ricoverato nel reparto Covid-19 della struttura sanitaria opitergina. «Ho temuto di aver contagiato mia moglie e le mie figlie afferma - Loro, per fortuna, sono sempre state bene e non hanno mai avuto sintomi. Sono in quarantena domiciliare precauzionale, il periodo di isolamento terminerà sabato. Sono sempre stato in contatto con la mia famiglia e sapere che non avevano sintomi mi ha reso più tranquillo. Devo dire che, appena mi sono accorto di avere un po' di raucedine, mi sono subito allarmato, ho detto a moglie e figlie di stare a distanza». 

IL RACCONTO
Tutto ha avuto inizio con quella che sembrava una banale influenza. «Una febbriciattola da poche linee spiega Bianco - Senza tosse né raffreddore. Non avevo neppure un po' mal di gola, solo un filo di raucedine intorno al 12 marzo. Visto che la febbre non voleva passare, restando sui 37,5°, mi sono rivolto al mio medico di base il quale, dopo le domande di rito, dato che non avevo altri sintomi mi ha prescritto della tachipirina e comunque di stare in guardia. Quattro giorni più tardi però, il 16 marzo, la febbre ha iniziato a salire sempre di più, ma non avevo né tosse né raffreddore. Nel frattempo oltre alla tachipirina il medico aveva aggiunto un antibiotico, ma continuavo a stare male. Così l'ho contattato nuovamente e mi ha prescritto una lastra ai polmoni per capire se ci fosse una polmonite in atto. 

LA SCOPERTA
La lastra a cui l'assessore Bianco si è sottoposto ha evidenziato una polmonite interstiziale al polmone destro. Pur non avendo i sintomi del Covid-19, i medici hanno deciso di fargli il tampone. E così è stato anche per gli altri colleghi assessori e la sindaca, anche se da tempo le riunioni di giunta avvengono via Skype. «L'unico a risultare positivo sono stato io, tutti gli altri hanno dato esito negativo - sottolinea Bianco - A quel punto hanno deciso di ricoverarmi e sono venuti a prendermi a casa con l'ambulanza». Inizia così per l'assessore Bianco la degenza ospedaliera. «Il reparto di ortopedia di Oderzo racconta è stato trasformato nel settore Covid-19 con la direzione del dottor Stefano Lamon (il noto oncologo, ndr). Ci sono poi almeno altri tre medici e tutta la squadra degli infermieri. Si meritano una medaglia d'oro. Lavorano in condizioni difficili, basti pensare che impiegano almeno mezzora per vestirsi con tuta, maschera e quant'altro. Eppure non perdono la pazienza, cercano di farti stare sereno e sono sempre gentili. Loro sono il nostro unico contatto con il mondo esterno. Sono straordinari, considerato che il coronavirus non ha cancellato le altre malattie». Anzi, negli ospedali ha complicato di molto il lavoro dei sanitari. «Alla terapia antibiotica, avviata a casa spiega Bianco è stata aggiunta quella antivirale. Dopo aver misurato la saturazione e constatato che era bassa, per un paio di giorni mi hanno sottoposto a ossigenazione, con la tecnica semplice dei tubicini nel naso. Visti i miglioramenti ieri hanno deciso di dimettermi. Ora devo restare in isolamento a casa per 14 giorni e non devo avere contatti con nessuno, comprese mia moglie e le mie figlie. Sto ricevendo molti messaggi, persone che si felicitano con me. A tutti sto dicendo che il più contento di essere a casa sono io». 

IL DISPIACERE
«Ho un solo dispiacere e qui la voce di Alessio Bianco s'incrina il non aver potuto salutare per l'ultima volta Bepi Covre. Ho lavorato con lui, una collaborazione che durava da oltre vent'anni. Ho il magone per non aver potuto vedere Bepi un'ultima volta». E adesso? «In ospedale mi hanno detto che a breve dovrei sviluppare gli anticorpi e quindi, tecnicamente, il coronavirus non lo dovrei più prendere. Sono pronto a riprendere il mio lavoro ed il mio impegno in municipio». «Alessio tra poco sarai l'uomo più forte e immunizzato da far lavorare è il commento scherzoso della sindaca Scardellato -. Ti aspettiamo». Bianco dice che il lavoro non l'ha mai spaventato. E che, appena le condizioni glielo consentiranno, metterà una tenda da campeggio in giardino. Per passare una notte sotto le stelle, riassaporando quell'aria che gli stava venendo a mancare. 
Annalisa Fregonese

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