Mogliano. Cura da sola il padre centenario, ma le tagliano i contributi

Martedì 12 Ottobre 2021 di Silvia Moscati
Cura da sola il padre centenario, ma le tagliano i contributi
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MOGLIANO VENETO - «Non si è mai preparati alla perdita di un proprio caro, neanche dopo i 100 anni» sono le parole di Vanna Nube che ha rivissuto recentemente il distacco dalla madre Antonia attraverso la morte dello zio Severino Centenaro, fratello gemello della mamma.

I due fratelli avevano 101 anni. Di quel fantastico trio di centenari, a Mogliano è rimasto solo il più giovane del gruppo, Ruggero Nube. 


LA STORIA

Malato sin dal 2019 di demenza senile, incapace di svolgere da solo le sue attività quotidiane d'igiene, a quanto pare, all'età di 100 anni e sette mesi, è ritenuto dall'Usl 2, in fase di miglioramento e pertanto non ci sono più i presupposti per ricevere il contributo prima erogato alla figlia Vanna per l'assistenza delle persone non autosufficienti, presso il loro domicilio. «Mi è stato comunicato che i 400 euro mensili prima erogati ogni 3 mesi, sono stati ridotti a 120 euro mensili - racconta - e mi saranno erogati ogni 6 mesi, in virtù di questo miglioramento». «Ai primi di settembre, ho ricevuto una telefonata da parte di una psicologa dell'Usl 2 che mi ha fatto delle domande riguardo la salute di mio padre: se fosse violento, se facesse gesti strani. Mi ha chiesto se vede mostri o se ha intenzione di scappare. Lui spesso non mi riconosce e dice che sono l'infermiera. Ha la fobia dei fazzoletti di carta, si lamenta che ha sempre il raffreddore anche se non è così, e alla fine li spezzetta facendone coriandoli». 

LA RICHIESTA

«Io lo gestisco 24 ore su 24, da sola, continua Vanna Nube, lo alzo dal letto, lo lavo, lo vesto, e do le medicine di cui ha bisogno. Molto spesso è disorientato e alla sera non vuole mai andare a letto perché secondo lui è giorno anche se gli faccio vedere che fuori è buio. Comunque, alla fine del colloquio la psicologa mi ha detto che non ci sono più i presupposti per l'erogazione dei 400 euro mensili». È la signora Nube ha scritto una mail all'Ufficio Non Autosufficienti di Treviso sperando nel ripristino degli aiuti. «Con la presente chiedo che mi venga mantenuto il contributo di euro 400 perché la situazione rispetto al 2019 è peggiorata e peggiorerà sempre di più» scrive alla fine nella sua lettera. «Non sarà per questo che la mia assistenza sarà diversa, papà non è certo migliorato e non diminuiranno, anzi saranno ancor più costanti le mie attenzioni nei suoi confronti» aggiunge infine.

Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 09:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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