CASTELFRANCO - SANTA GIUSTINA IN COLLE - «Stavo uscendo per andare a fare delle consegne quando Olindo si è sentito male. Mi ha detto di aver sentito un colpo al cuore: era il defibrillatore che si era azionato. Gli ho detto di sedersi e dopo un paio di minuti si è ripreso. Quando si è alzato, però, è stramazzato a terra». Michelle Silvestri, la moglie 61enne di Olindo Zuanon, con le lacrime agli occhi racconta gli ultimi istanti di vita del marito.
IL RICORDO
In via Monte Pelmo, al civico 1, le tende del panificio sono state tirate, e sulle due colonne vicino alla porta d'ingresso sono stati appesi due fogli: «Chiuso per lutto». Tutti i prodotti erano già pronti per essere venduti: «Abbiamo chiamato la Caritas, così almeno non vengono buttati via» sottolinea la figlia Luna. Un gesto per aiutare il prossimo e dare, simbolicamente, un saluto a Olindo, che tutti chiamavano "Olio". «In paese lo conoscevano tutti, e ancora di più a Fratte, dove abitiamo - continua la 31enne - Era un uomo onesto, sempre con la battuta pronta. Oltre al pane, la sua vera passione, amava anche il volo. Gli piacevano gli ultraleggeri, e in passato aveva gestito un campo volo a Camposampiero. Fare il pilota lo faceva sentire libero, anche se ormai era tanto tempo che volava più».
IL CORDOGLIO
Prima di aprire il negozio di Treville nel 2010, aveva lavorato assieme al fratello Daniele a Santa Giustina in Colle, dove c'è lo storico panificio Zuanon, inaugurato da loro padre da cui hanno imparato il mestiere. «Le sue ricette erano quelle classiche, faceva il pane come una volta - racconta la moglie Michelle - I suoi panettoni e le sue colombe erano i più buoni di tutti. E lui ne andava fiero, anche perché riceveva un sacco di complimenti. Cerco di consolarmi pensando che se n'è andato facendo quello che più amava».
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