Castelfranco vota per il sindaco:
la sfida fra Marcon e Beltramello

Sabato 13 Giugno 2015 di Maria Chiara Pellizzari
Claudio Beltramello e Stefano Marcon
CASTELFRANCO VENETO - Scontro all’ultimo voto tra i due sfidanti al ballottaggio che deciderà chi sarà il sindaco che erediterà la poltrona di Luciano Dussin. La partita decisiva si gioca domani: le urne si apriranno dalle 7 alle 23, poi via allo spoglio delle schede per decretare il nuovo sindaco. Stefano Marcon, alla guida del centrodestra, parte dal 42,13%; Claudio Beltramello, che è alla guida del centrosinistra, ha incassato al primo turno il 33,62% dei consensi. Ecco le ultime interviste.



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Vice sindaco uscente, il candidato sindaco della Lega Nord Stefano Marcon vede la continuità come punto di vantaggio.



Perchè un elettore dovrebbe scegliere Marcon?

«Perché il giorno dopo saremo pronti per partire, non perderemmo tempo. Abbiamo piena consapevolezza della situazione economico-finanziaria del Comune e le idee chiare su come muoverci per dare risposte».



Il punto di forza rispetto all'avversario?

«Essere concreto, lo vedo come un punto che mi differenza da Claudio, che con i suoi slogan dimostra di avere meno consapevolezza di cosa significa amministrare la macchina comunale».



Una promessa che sarà in grado di mantenere in caso di vittoria?

«La realizzazione della rotonda vicino al Mc Donald's all'incrocio tra via San Pio X in direzione Riese e la regionale 53 che collega Vicenza a Treviso».



La prima cosa da fare dentro e fuori il municipio?

«In municipio l'approvazione del bilancio di previsione 2015-2016, strumento imprescindibile per dar corso agli interventi: tra questi la riqualificare gli impianti sportivi, individuando la strada migliore nei limiti del bilancio. Fuori dal Comune ci avvarremo del neoeletto consigliere regionale castellano Nazzareno Gerolimetto per far sì che la promessa di portare a casa i fondi per la rotonda trovino risposta in tempi brevi».



Che ruolo possono avere i fondi europei per migliorare la qualità della vita?

«Dovremo darci delle priorità nell'individuare fondi che prevedono una compartecipazione del Comune: tra queste c'è la mobilità dolce, potenziando le piste ciclabili. Per quanto riguarda i fondi che non implicano un contributo comunale la priorità andrà alle Mura».



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Consigliere all'opposizione, il candidato sindaco Pd Claudio Beltramello punta sul cambiamento per conquistare la città.



Perché un elettore dovrebbe sceglierla?

«La nostra è una squadra di persone libere che non ha debiti con nessun potere e che potrà occuparsi, a tempo pieno e senza conflitti di interesse, di Castelfranco. Abbiamo scelto di non portare big di partiti in questo ballottaggio: non ci servono padrini-padroni e non prendiamo ordini da nessuno».



Qual è il punto di forza rispetto all'avversario?

«L'entusiasmo e la competenza. Basta con il "non si può fare, non ci sono i soldi": abbiamo un programma concreto, approfondito e realizzabile. E abbiamo le capacità di portare i fondi europei a Castelfranco».



Una promessa che sarà in grado di mantenere in caso di vittoria?

«La partecipazione e il dialogo con tutti i cittadini. Oggi il potere si è chiuso a palazzo e ha lasciato fuori la Città».



La prima cosa da fare per la città?

«Sgravi fiscali ad aziende e attività commerciali per rilanciare il nostro comparto produttivo e l'occupazione».



Che ruolo possono avere i fondi europei?

«Sono fondamentali per complementare le scarse risorse del Comune. Vogliamo aprire un ufficio di progettazione per accedere ai bandi così come riusciti a fare molti Comuni a noi vicini. I fondi dovranno arrivare per contribuire alla ristrutturazione delle mura, per la sicurezza e l'illuminsazione, per le piste ciclabili, per il turismo e per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, cosa che aiuterebbe nella crisi le numerose imprese nel settore edilizio. Finora il Comune non ha portato a casa nulla: i fondi di Parco e Villa Bolasco sono stati ottenuti dall'Università di Padova».
Ultimo aggiornamento: 19:26

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