MONTEBELLUNA - Svaligia una villetta ma all'uscita, ad attenderlo, ci sono i carabinieri. Il ladro le ha provate tutte pur di scappare, compreso sferrare testate a due militari, rimasti feriti. Però non ci è riuscito.
IN TRAPPOLA
È mezzanotte e mezza. Alla centrale operativa dell'Arma arriva la telefonata di un cittadino. Con voce trafelata dice di aver appena visto un soggetto in bicicletta aggirarsi intorno a una villetta in via dei Soster e poi entrarci. Due carabinieri della stazione di Crocetta del Montello, impegnati in un pattugliamento, raggiungono l'indirizzo indicato. Qui notano una tapparella alzarsi e riabbassarsi subito: il ladro era in azione. I militari si appostano all'esterno e aspettano, pronti a bloccargli le vie di fuga. Pochi secondi dopo il malvivente esce e si imbatte in uno dei carabinieri. Abbandona una coperta usata a mo' di sacco per infilarci la refurtiva, aggira la casa e scavalca la recinzione. Ma si contra con l'altro militare. Ne è nata una violenta colluttazione: il ladro cade, si rialza, sferra una testata al carabiniere, si divincola, riesce a percorrere qualche metro e poi viene definitivamente bloccato.
L'AGGRESSIONE
Nemmeno le manette ai polsi sono bastate a calmarlo: «Appena esco ti ammazzo e tanto vado a rubare di nuovo. Continuo a fare quello che faccio» gridava, mentre le ambulanze del 118 prestavano le prime cure ai due operatori feriti. Fortunatamente se la caveranno con pochi giorni di prognosi. In tasca lo straniero aveva un pugnale lungo 24 centimetri, con relativo fodero, oltre ad alcune torce. Il sopralluogo all'interno dell'abitazione ha permesso ai militari di ricostruire la scorribanda. Il 29enne aveva sfondato il portoncino in legno per poi rovistare in tutte le stanze a caccia di oggetti di valore. Aveva asportato un frullatore, tre quadri, un vassoio in argento, abbandonati durante la fuga. In salotto aveva lasciato invece un guanto e un cacciavite. Il bottino è stato restituito al legittimo proprietario mentre il 29enne, assistito dall'avvocato Mario Nordio, è finito ai domiciliari. Così ha deciso il gip Colombo dopo aver convalidato l'arresto. Lo straniero deve rispondere di furto in abitazione aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e porto di armi.
I RINFORZI
Intanto l'Arma schiera pattuglie extra nel Vittoriese, epicentro di una recente ondata di furti nelle case. A dare manforte ai colleghi della territoriale, sono arrivati già lo scorso week end i militari del 4° Battaglione di stanza a Mestre, quello già intervenuto per "blindare" altre località prese d'assalto come Mogliano gli anni scorsi e Farra nella primavera di quest'anno. In particolare le pattuglie si stanno concentrando su Miane, Farra di Soligo e Moriago della Battaglia.