Maicol Zanella non c'è più ormai da più di 3 anni (trovata morta in casa per cause naturali), ma, per lei, ieri in aula, hanno parlato i suoi manoscritti. Lettere al suo presunto stalker o semplici appunti in cui la ragazza, che sarebbe stata perseguitata per anni dal suo datore di lavoro, si sfogava. «Mi hai detto "metto una bomba ai tuoi genitori"», scriveva. I fogli erano in un plico sigillato, corpo di reato, nel processo che si sta celebrando a Belluno. Le parole di Maicol (parte offesa...
Ultimo aggiornamento: 12:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".