Salasso bollette: tre milioni in più per riscaldare e illuminare le scuole di Treviso

Lunedì 4 Aprile 2022 di Mauro Favaro
Salasso bollette: tre milioni in più per riscaldare e illuminare le scuole di Treviso

TREVISO - Tre milioni di euro in più per illuminare e riscaldare le scuole della Marca. A tanto ammonta l'aumento delle bollette della luce e del gas per gli oltre 100 edifici delle superiori gestiti dalla Provincia.

Dopo le verifiche, ora ha preso forma il salasso. «Facendo una proiezione per quest'anno, in base alle tariffe attuali confermano dal Sant'Artemio si stima un incremento dei costi per l'energia elettrica e per il riscaldamento delle scuole pari a circa 3 milioni rispetto alla media degli anni scorsi».


LE PROIEZIONI

Il balzo vale praticamente come la costruzione di una nuova scuola. E non si può confidare nel fatto che da qui a giugno caleranno i consumi per luce e riscaldamento: il conto è fatto su base annuale. Senza troppi margini di intervento. Basti pensare che ogni anno nelle scuole e negli edifici istituzionali della Provincia vengono consumati in media oltre 2,1 milioni di metri cubi di gas per il riscaldamento e circa 10 milioni di kWh di energia elettrica. «L'aumento è assolutamente consistente», allarga le braccia il presidente Stefano Marcon.


TAGLI IN VISTA

Inevitabilmente dovrà essere coperto togliendo soldi da altre parti. E piove sul bagnato. Oltre alle utenze, infatti, adesso la Provincia rischia di veder saltare l'intero programma da 100 milioni di euro per la sistemazione e l'ammodernamento delle scuole legato al piano nazionale di ripresa e resilienza post-Covid (Pnrr). Il generale aumento dei costi delle materie prime ha portato a una revisione dei preventivi. E i finanziamenti non bastano più. Il Sant'Artemio ha stimato che per i lavori già progettati serviranno almeno altri 25 milioni di euro. Risorse che al momento non ci sono. Come se non bastasse, poi, lo schema del Pnrr è ingessato. Nel senso che la Provincia non può scegliere di concentrare i finanziamenti in questione su cantieri considerati prioritari.


CANTIERI A RISCHIO

«Se sono stati previsti 5 milioni per una scuola e 5 milioni per un'altra, non è possibile ridistribuirli o decidere di procedere con un solo intervento da 10 milioni è l'esempio fatto dal presidente con questo sistema rischiamo un blocco di tutti i cantieri. E tra l'altro non solo quelli riguardanti opere pubbliche». L'elenco dei lavori in ballo sarebbe lunghissimo. A partire dalla maxi-ristrutturazione del palazzo delle ex Poste per l'ampliamento del liceo artistico nel centro storico di Treviso. Ma non solo. Il Sant'Artemio ha messo in conto lavori di ammodernamento praticamente in tutti gli edifici scolastici della Marca. Il problema è generale. Per questo Marcon ha convocato un incontro allargato: domani mattina le Province del Veneto si confronteranno al Sant'Artemio assieme alle associazioni di categoria proprio per fare il punto della situazione sulle opere pubbliche.


RISPARMIO ENERGETICO

La speranza è che ci sia un intervento dall'alto. Cioè dal governo. «Chiediamo che possano essere stanziate più risorse per coprire gli aumenti», chiarisce Marcon senza troppi giri di parole. Intanto all'interno delle scuole si pensa anche a risparmiare. Non può bastare. Se non altro, però, si cerca di attenuare l'impatto dell'aumento delle bollette. Guarda a questo il piano da 4 milioni di euro che giovedì la Provincia ha condiviso direttamente con l'ufficio scolastico e con gli stessi istituti. I soldi verranno usati per cambiare le luci delle scuole con lampade a led, installare impianti fotovoltaici, rivedere gli impianti di riscaldamento e montare sistemi per il monitoraggio dei consumi. «Così ridurremo del 30% il consumo di energia per l'illuminazione, sottolinea Marcon. Ma per fare i lavori serve tempo. E intanto le bollette continuano ad arrivare.

Ultimo aggiornamento: 16:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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