TREVISO - Dalla pista ciclabile aveva svoltato a sinistra, per raggiungere la casa di un’amica con la quale doveva raggiungere il Grest: erano andate per recuperare le chiavi di casa che l'amica aveva scordato. Per Gloria Simionato quella è stata però una decisione fatale: venne centrata infatti da una Mercedes Classe A guidata da una donna e sbalzata di sella dalla sua bici. La bambina fu ricoverata in condizioni gravissime all’ospedale Ca’ Foncello dove, per 4 giorni, combattè la sua battaglia per la vita, prima di arrendersi.
IN TRIBUNALE
Ieri mattina in Tribunale a Treviso si è svolta, di fronte al giudice Leonardo Bianco, la prima udienza del processo che vede alla sbarra, con la pesante accusa di omicidio stradale, Viviana Padovan, la donna di 47 anni responsabile dell’investimento della bimba. Inizialmente indagata per lesioni colpose la sua posizione si era fatta più complicata alla luce del decesso.
LA PERIZIA
A inchiodarla era stata la perizia eseguita dal perito nominato della Procura, Enrico Bellomo.
Lì infatti doveva incontrarsi con una amica e raggiungere il Grest. È in quel momento che avviene l’impatto con la Mercedes che viaggiava nella stessa direzione dietro di lei. La ragazzina non si sarebbe accorta dell’auto, alla cui guida c’era la 45enne anche lei residente a Casale sul Sile. Il colpo è stato tremendo: la 13enne cadendo ha battuto la testa riportando un forte trauma cranico. E proprio in conseguenza di quelle lesioni è spirata quattro giorni dopo.