Entrano di notte nella piscina comunale di Oderzo per fare il bagno: beccato un gruppetto di giovanissimi

Martedì 1 Agosto 2023 di Annalisa Fregonese
Entrano di notte nella piscina comunale di Oderzo per fare il bagno: beccato un gruppetto di giovanissimi

ODERZO (TREVISO) - Era composto da una ventina di ragazzetti il gruppo che lo scorso venerdì notte si è intrufolato alla piscina comunale con l’intenzione di farsi un bagno nella vasca esterna. Purtroppo per loro un addetto dell’impianto del tennis che confina con l’impianto natatorio ha sentito il vociare e i rumori.

Così ha dato l’allarme, sono intervenuti i carabinieri, nel frattempo sono arrivati i responsabili della società Arca Nuoto che gestisce l’impianto comunale. 


L’INTERVENTO
«I carabinieri sono riusciti a fermare una decina di ragazzini, tutti minorenni – spiega Stefano Cerchier -. Il gruppo era ben più numeroso, erano almeno una ventina, e nel parapiglia tanti sono scappati. Per fortuna non hanno fatto danni, c’è stata comunque l’irruzione in una proprietà privata chiusa». I teenager sono entrati dal lato delle scuole medie Amalteo, che sono chiuse da gennaio. L’accesso da questa parte è piuttosto defilato, per loro è stato un gioco scavalcare il cancello. La bravata sarebbe potuta durare a lungo se uno degli addetti del campo da tennis, che si era trattenuto al lavoro per terminare alcune incombenze, non avesse udito il vociare ed i rumori. «Siamo arrivati subito – conferma il presidente Cerchier – i carabinieri erano riusciti a fermare una decina di ragazzini, un’altra decina è fuggita a gambe levate. Sono tutti minorenni. Si tratta di un gruppo misto, ci sono italiani e ci sono stranieri di seconda generazione, nati in Italia e figli di stranieri immigrati ormai anni fa. Non hanno fatto danni. La cosa triste di tutta questa storia è che non abbiamo ricevuto uno straccio di scuse da parte dei genitori. La sera stessa i carabinieri, avute le generalità dai ragazzi, si sono messi in contatto con le famiglie. Ebbene non c’è stato un papà o una mamma che si sia presentata da noi dicendo: mio figlio ha fatto una ragazzata, ci scusiamo per lui».


I PROVVEDIMENTI
«Lunedì mattina (ieri nrd), abbiamo riunito il consiglio direttivo di Arca Nuoto e abbiamo discusso del caso. Oltre che gestori ci reputiamo anche educatori e ci è molto dispiaciuto l’atteggiamento delle famiglie, questa totale noncuranza. Nei mesi scorsi c’era stato un gruppo di ragazzini che veniva in piscina, composto sia di italiani che stranieri, hanno tentato di fare delle sciocchezze ma dato l’elevato standard di controllo, non sono riusciti a combinare niente. Mi dispiace specie per la giovanissima età dei soggetti coinvolti che saranno comunque denunciati. Resta il fatto – conclude Cerchier – che a tarda serata ci sono gruppi di giovanissimi che girano per la città mentre dovrebbero essere a casa».

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