Auto di lusso di contrabbando in Italia sequestrate: gli «impensabili proprietari» fermati al casello Venezia Est. Evasi i dazi doganali

Si tratta di due Audi A8, di una Mercedes E200, una Bmw 535XI. I conducenti, un compositore musicale, un'imprenditore edile, un'assistente di volo e un commerciante, sono stati anche multati

Lunedì 4 Dicembre 2023 di Redazione web
Auto di lusso di contrabbando in Italia sequestrate

TREVISO - Auto di lusso importante di contrabbando a Treviso, Venezia, Modena e Roma: la guardia di finanza ne sequestra quattro e multa i proprietari. Si tratta di due Audi A8 (la prima intestata a un compositore musicale di nazionalità ucraina residente, dal 2003, in provincia di Treviso; la seconda in uso a un imprenditore edile moldavo residente, dal 2012, a Modena), di una Mercedes E200 (di un’assistente di volo moldava residente, dal 2008, a Venezia) e, infine, di una Bmw 535XI (intestata a un commerciante di pellet ucraino residente, dal 2015, a Roma).

Auto di lusso in Italia senza i "giusti requisiti"

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio e di verifica dei mezzi in transito dalle principali direttrici stradali che interessano la Marca trevigiana, hanno proceduto al sequestro amministrativo di quattro autovetture di pregio, tutte immatricolate in Paesi extracomunitari, importate in contrabbando, cioè senza il pagamento dei dazi doganali e dell’imposta sul valore aggiunto, rispettivamente a Treviso, Venezia, Modena e Roma. La circolazione di veicoli stranieri immatricolati in Paesi extracomunitari, introdotti e utilizzati in Italia dai proprietari in regime di temporanea importazione, è regolata dal Testo Unico delle Leggi Doganali, che consente al proprietario di un veicolo immatricolato in un Paese extra Unione Europea di entrare e circolare nell’Unione Europea con l’esonero totale dai dazi all’importazione, in deroga alle norme generali che, invece, prevedono la dichiarazione in dogana del bene e il pagamento dei diritti di confine, a condizione che il veicolo venga condotto solo dal proprietario, oppure da persona da lui delegata, sempreché sia il conducente che il proprietario/delegante siano residenti al di fuori dell’Unione Europea.

I proprietari delle auto di contrabbando

Non era questo il caso dei quattro proprietari e conducenti dei quattro veicoli, fermati dalle Fiamme Gialle del Gruppo Treviso a Mogliano Veneto, nei pressi del casello autostradale “Venezia Est”: attraverso la consultazione delle banche dati e dei certificati di residenza, infatti, si è scoperto che essi si erano stabiliti da molti anni nel territorio italiano con le rispettive famiglie e qui anche avevano trovato lavoro. La circolazione delle autovetture, in mancanza di uno o più dei requisiti richiesti per usufruire della temporanea importazione con l’esonero dei diritti doganali, comporta la sottrazione dei beni al pagamento dei diritti di confine dovuti e integra, pertanto, la fattispecie del contrabbando che, nei casi in cui i diritti di confine evasi non superino i 10mila euro, prevede una sanzione amministrativa tributaria, oltre alla confisca del mezzo.

Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 07:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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