CONEGLIANO - Era a Conegliano il presunto responsabile di due rapine commesse ai danni di giovani turisti, il 2 luglio scorso a Jesolo. Il baby rapinatore è stato rintracciato e arrestato dagli agenti del commissariato di Conegliano, guidati dal dirigente Vincenzo Zonno, che hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa ad agosto dall'autorità giudiziaria lagunare. Si tratta di un albanese, 22enne senza lavoro stabile, che soggiornava da qualche tempo nell'hotel Parè, a Parè di Conegliano. Sembra che fosse in Sinistra Piave a trovare amici. Risulta domiciliato a Mogliano, ma soltanto formalmente in quanto a Treviso sud non si è praticamente mai visto. Su di lui pendono gravi indizi di colpevolezza e ha precedenti specifici per reati contro il patrimonio e per rapina. L'albanese, secondo l'accusa mossagli dalla Procura di Venezia, faceva parte del branco che il 2 luglio scorso in due distinti episodi ha accerchiato, picchiato e rapinato tre ragazzi.
LA NOTTE DI TERRORE
IL BIS
La gang pensa di bissare la rapina. Che scatta alle 2,30 della stessa notte. Con una assoluta ritualità dei gesti. E con la stessa brutalità. Se non peggio. Le vittime, questa volta, sono due ragazzi di San Candido, di 21 e 22 anni. Anche loro hanno finito la serata alla Capannina e sono diretti in albergo. Ma vengono fermati, gettati a terra e picchiati selvaggiamente anche con calci alla testa. Tanto è vero che entrambi ricorreranno alle cure mediche e, in ospedale, verranno giudicati guaribili in dieci giorni. La gang li deruba: uno aveva 250 euro nel portafogli e l'altro 150. Oltre ai cellulari. A smascherare la gang, le telecamere di via Bafile. Uno dei tre viene arrestato subito. All'altro, quello che è approdato nel Coneglianese, gli agenti del commissariato di Conegliano stringono le manette ai polsi qualche giorno fa. Era nella Marca per trovare amici e si spostava a piedi. Niente auto, per non lasciare traccia ed essere individuato. Ma le indagini, condotte dai poliziotti del commissariato di Jesolo e dalla Mobile di Venezia, lo hanno inchiodato. Deve rispondere di rapina e lesioni. E con i precedenti.
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