Nei supermarket boom di cozze e vongole del Delta in confezione sottovuoto

Venerdì 12 Novembre 2021 di Anna Nani
Vongole veraci
1

PORTO TOLLE - Vongole e cozze del Delta trainano il mercato ittico. I mitili prodotti nelle lagune gestite dalle cooperative afferenti il Consorzio pescatori del Polesine si confermano i preferiti dai compratori; una preferenza che non riguarda solo il consumo cosiddetto “fresco”, ma anche l’investimento condotto dall’azienda polesana nel campo del sottovuoto. Da alcuni anni, infatti, i pregiati mitili sono lavorati in rete biodegradabile nella sede di Barricata del Consorzio che nel giro di poco tempo sta registrando numeri interessanti.
«Se parliamo di quantitativi - rileva Gabriele Siviero responsabile commerciale della struttura consortile che ha sede a Scardovari - in questo 2021 siamo al più 27,18 per cento, che corrisponde a un + 45,72 per cento di fatturato rispetto al 2020 - Il piano aziendale studiato tre anni fa è andato decisamente bene. Nonostante la pandemia, questo tipo di prodotto è riuscito a lavorare molto».

BRILLANTE INVESTIMENTO

A differenza del “fresco”, che solitamente è rivolto alla ristorazione, il sottovuoto è un prodotto destinato per lo più alla grande distribuzione, potendo durare più giorni. Ebbene, vongole e cozze hanno fatto boom sul mercato. La sede di Barricata è operativa da fine 2019, dopo una sperimentazione durata mesi, a cui si è affiancato un lavoro di innovazione e ricerca per trovare la quadra della situazione anche sul piano della sostenibilità ambientale. Ci hanno visto lungo al Consorzio decidendo di investire sulla possibilità di rendere fruibile in modo più duraturo un prodotto delicato come i mitili. Nel giro di un paio d’anni dall’apertura dello stabile si stanno raccogliendo i primi frutti. Dagli otto dipendenti iniziali si è passati a 11, anche se alcuni di questi provengono dallo stabulario di Scardovari come specifica Siviero: «Il mercoledì e il giovedì concentriamo il personale nell’azienda di Barricata, mentre gli altri giorni lo sforzo è concentrato nella sede centrale».

MARGINI DI SVILUPPO

Ma ci sarebbero ancora margini di crescita, anche se secondo il responsabile commerciale la strada è tracciata e l’obiettivo rimane uno: «Oggi bisogna stabilizzare la produzione, perché senza quella non si può fare nessun tipo di programma. Il mio consiglio è concentrare tutte le forze sul prodotto che è decisamente il primo anello della filiera, perché senza quello non serve a nulla avere un buon canale commerciale. Da lì, continuare a consolidare il mercato e in futuro pensare ad ampliare lo stabilimento, tenendo conto che quella in cui sorge la sede di Barricata, per la zona di Scardovari, è urbanisticamente l’unica area edificabile a scopo agroalimentare. Ci sono molti margini per riuscire a svilupparla ulteriormente».
 

Ultimo aggiornamento: 09:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci