Allarme siccità, ottobre bollente in Polesine: «In un mese neanche una goccia di pioggia»

Mercoledì 9 Novembre 2022 di Francesco Campi
Allarme siccità in Polesine, ottobre bollente: «In un mese neanche una goccia di pioggia»

ROVIGO - In un mese nemmeno una goccia di pioggia. E non ad agosto, ma a ottobre, che per il Polesine non è certo una stagione “monsonica”, ma nemmeno così arida come si è rivelata quest’anno, un mese estivo più che autunnale anche dal punto di vista delle temperature.

E tutto questo si va a innestare nel solco di uno dei più grandi periodi siccitosi della storia recente di questa terra, con l’unico mese con pioggia nella norma che è stato, paradossalmente, proprio agosto.

L’ANALISI

Che la situazione climatica continui a essere grave emerge dall’ennesimo bollettino dell’Arpav, nel quale si ripete che «per il periodo di un mese, ottobre, l’indice Spi (Standard precipitation index, utilizzato per misurare surplus o deficit pluviometrici, ndr), evidenza segnali di siccità via via più marcata procedendo da nord verso sud; sulla parte settentrionale della regione, infatti, sussistono condizioni di normalità mentre su tutta la parte centro meridionale sono presenti segnali di siccità estrema. Per il periodo di 6 e 12 mesi: su quasi tutto il Veneto vi sono segnali di siccità valutata per lo più da severa ad estrema maggiormente marcati per l’intervallo temporale di 12 mesi rispetto a quello di 6 mesi, dove, peraltro, sono presenti anche alcune zone circoscritte con condizioni stimate nella norma».

A ottobre, infatti, sono caduti mediamente in Veneto 19 millimetri di pioggia, l’83% di precipitazioni in meno rispetto alla media del periodo 1994-2021 pari a 111 millimetri. I livelli della falda sono in calo quasi ovunque, specie nell’alta pianura centro occidentale, con minimi assoluti mai registrati a fine ottobre negli ultimi 20 anni. E le portate dei maggiori fiumi si mantengono nettamente inferiori alle medie storiche. In particolare, rispetto alla media storica mensile, si registra un deflusso pari al meno 41% sull’Adige a Boara Pisani e a ben il meno 68% sul Po a Pontelagoscuro, valore questo inferiore al minimo mai registrato a ottobre.

I DATI IN PROVINCIA

Per quanto riguarda le piogge, i valori minimi a livello regionale sono stati misurate dalle stazioni di Concadirame e Lusia, oltre che di Cinto Euganeo e Valeggio sul Mincio, con rilevato apporti inferiori a un millimetro. Per dire, a ottobre dello scorso anno, pur già poco piovoso, la pioggia caduta a Rovigo, in due giorni di maltempo, era stata oltre il quadruplo, 4,6 millimetri, mentre nel 2020 addirittura 86.6. «A livello di bacino idrografico - si legge nel bollettino Arpav - rispetto alla media 1994-2021, si riscontrano ovunque condizioni di marcato deficit pluviometrico, con gli scarti maggiori sul Fissero-Tartaro-Canal Bianco e sul Bacino scolante (dove è piovuto meno del 10% della media mensile, rispettivamente meno 96% e meno 93%), e un po’ più contenuti sul bacino dell’Adige (meno 80%) e del Piave (meno 70%). Gli apporti mensili registrati sul Bacino scolante, Fissero-Tartaro-Canal Bianco e Po costituiscono i minimi assoluti del mese di ottobre dal 1994. Si ricorda come il precedente anno idrologico ottobre 2021-settembre 2022 si sia chiuso con un sensibile deficit pluviometrico della pioggia cumulata: un terzo in meno come dato medio sul Veneto (32%) pari a circa 355 millimetri».

TEMPERATURE ELEVATE

Senza contare il caldo. Ottobre è risultato il più caldo mai registrato in Veneto, battendo il record del 2018, del 2014, ma soprattutto nel 2001, quando la temperatura media mensile raggiunse valori intorno a 15-16 gradi gradi in pianura. Le temperature medie del mese sono risultate in media 3-4 gradi superiori alla norma mensile e nella maggior parte della pianura hanno superato di circa 1-2 gradi i precedenti record. «Nelle Dolomiti - rimarca l’Arpav - il mese di ottobre è stato il più mite (più 4.1 gradi di scarto) almeno dal 1988 (inizio dei dati) con un valore oltre il 90 percentile (evento raro) superando anche il 2001 e il 1995. Particolarmente calda è stata la terza decade del mese con più 5,6 gradi rispetto alla media. Anche il periodo da maggio a fine ottobre è stato il più caldo dell’ultimo trentennio».

Ultimo aggiornamento: 16:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci