Le scuole avranno lavori per undici milioni dal Pnrr. Ritorna anche la tassa sui passi carrai

Giovedì 7 Dicembre 2023 di Elisa Barion
Scuola (foto di archivio)

ROVIGO - Un consiglio provinciale dai numeri risicati, a causa delle numerose assenze per indisposizione, ma sufficienti a garantire il numero legale della seduta ha adottato ieri mattina a Palazzo Celio gli schemi del bilancio di previsione dell'ente 2024-2026. Il voto espresso dai sei presenti all'unanimità, rappresenta il primo di una serie di passaggi del nuovo iter approvativo della manovra introdotto lo scorso luglio da un decreto legislativo. Non a caso a inizio seduta la dirigente Caterina Bazzan ha spiegato: «Quest'anno cambia l'iter di approvazione in quanto con il decreto di luglio sono state stabilite modalità separate tra adozione e approvazione del bilancio».

Spiegazione alla quale si è aggiunta quella del vicepresidente Graziano Azzalin, che per la prima volta nell'attuale consiliatura ha condotto i lavori dell'aula perché uno degli assenti era il presidente Enrico Ferrarese. «Con il voto - ha detto Azzalin - deliberiamo l'adozione degli schemi del previsionale, il prossimo passaggio è la discussione in assemblea dei sindaci fissata per il 13 dicembre e successivamente la manovra torna in aula il 20 dicembre per l'approvazione».

I DATI
A entrare nel dettaglio dei numeri del previsionale è stata la dirigente Bazzan che ha illustrato in modo sintetico, ma efficace i dati salienti. «Il pareggio viene assicurato dalle alienazioni a finanziamento delle spese correnti. Il valore delle alienazioni risulta inferiore rispetto ai bilanci degli anni precedenti grazie alla previsione di nuove entrate per il canone patrimoniale unico sui passi carrai e per recupero delle sanzioni in materia di Codice della strada sulle strade provinciali. Per quanto riguarda i trasferimenti statali non abbiamo conoscenza del riparto 2025-26, perciò sono stati iscritti a bilancio i valori reali rilevati. Inoltre, nella bozza dell'ultima Finanziaria c'è un ulteriore aggravio della finanza a carico delle Province, ma i criteri del decreto non sono noti, quindi non abbiamo numero veritieri per il caricamento a bilancio».
Su quest'ultimo punto, in particolare, la consigliere Luisa Beltrame ha chiesto ulteriori approfondimenti o una stima approssimativa dell'ipotesi di aggravio, ma la dirigente ha chiarito: «Non c'è alcuna indicazione in questo momento, tant'è che fare delle ipotesi sarebbe solo un esercizio teorico perché non si sa quale sia il criterio e la metodologia di calcolo che verrà adottata». A ogni modo, il previsionale vale circa 65 milioni, «con un disavanzo della parte corrente in miglioramento - ha detto Bazzan - cui si è dato sempre copertura con l'avanzo di amministrazione».
La manovra può contare su due nuove voci in entrata: viene incrementato di 300mila euro lo stanziamento del canone patrimoniale unico per la riattivazione dell'entrata sui passi carrai, la cui esenzione era stata introdotta nel 2004, e vengono previsti i trasferimenti da parte dei Comuni degli introiti dalle sanzioni stradali sulle strade provinciali a finanziamento dei lavori di sicurezza stradale per ulteriori 300mila euro.

LE OPERE
Sul fronte della viabilità «nel 2024 ha chiarito Bazzan - sono stati trasferiti già ufficialmente 3,1 milioni per il 2024, poi 1,8 milioni per il 2025 e 4,2 milioni per il 2026» per le manutenzioni straordinarie, mentre per il comparto dell'edilizia scolastica sono confermate tutte le opere finanziate con fondi Pnrr, ovvero nove progetti per un ammontare complessivo di circa 11 milioni. Su questo Azzalin ha puntualizzato: «La notizia è che al 30 novembre sono stati consegnati tutti i lavori in programma», per aggiungere che «il lato carente resta quello dei fondi per la manutenzione ordinaria del patrimonio immobiliare dell'ente. Sul piano dei fabbricati, negli oltre 50 siti tra scuole, sedi istituzionali, palestre e centri culturali come Villa Badoer, ci sarebbe bisogno di circa 60mila euro al mese per provvedere alla manutenzione ordinaria. Nel 2023 abbiamo avuto 440mila euro e prevediamo nel 2024 di averne 350mila» e rivolgendo il plauso al lavoro degli uffici per aver chiuso un previsionale non facile, ha concluso: «Auspico che si arrivi presto alla riforma delle Province ventilata da tempo, per avere dei centri di spesa garantiti».
 

Ultimo aggiornamento: 19:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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