Maxi squalifica nel rugby: ci siamo sbagliati. Il giudice Fir toglie la punizione a 52 dei 62 giocatori di Rovigo e Petrarca

Giovedì 19 Ottobre 2023 di Ivan Malfatto
La "baruffa" in campo fra FemiCz Rovigo e Petrarca Padova

ROVIGO - Giustizia è fatta. Ben 52 dei 62 squalificati per la rissa nel derby FemiCz Rovigo-Petrarca Padova del 15 settembre sono stati scagionati in appello. Sono innocenti. La figuraccia fatta dal giudice sportivo della Federazione italiana Marco Cordelli però rimane. E con essa il danno d’immagine al rugby. Il Tg1 e i grandi organi d’informazione non si occuperanno dell’assoluzione con la stessa enfasi data alla maxisqualifica, ora sgonfiatosi.
Si risolve così, salvo valutare un ulteriore ricorso al Collegio di garanzia, il caso della maxisqualifica dei giocatori di Rovigo e Petrarca.

Il ricorso congiunto delle due società è stato parzialmente accolto. Ieri la Corte sportiva d’appello composta da Achille Reali, Giovanni Paolo Bertolini, Piergiorgio della Porta Rodani, secondo grado della giustizia della Fir, ha emesso l’attesa sentenza.

I DIECI SQUALIFICATI

Restano le squalifiche solo di dieci giocatori. I due che si sono presi a pugni, Facundo Ferrario e Matteo Maria Panunzi (tre giornate a testa), più due del Rovigo e sei del Petrarca coinvolti con spintoni e strattonate nella «baruffa», come l’ha definita l’arbitro nel referto, scoppiata a seguito alla scazzottata. Per Rovigo si tratta delle terze linee Duccio Cosi (due giornate) e Lautaro Casado Sandri (una). Per il Petrarca rimangono squalificati una giornata Damiano Borean, Tommaso Cugini, Romeo Destro, Alessandro Minozzi, Tomas Montilla e Tito Tebaldi. Tutti gli altri sono assolti dall’accusa di aver commesso un “atto contrario allo spirito del gioco”. Le squalifiche erano già state scontate, ma ora vengono anche cancellate del tutto. Quindi in caso di una futura squalifica non andranno a costituire una recidiva, quindi a raddoppiare la pena.

La Corte sportiva d’appello per decidere ha tenuto conto del filmato prodotto dalle due società. «Per la completa disamina del reclamo e ai fini della decisione - spiega la sentenza - il collegio ritiene di potere utilizzare il documento filmato prodotto in atti contenente l’immagini dell’episodio oggetto di impugnazione, che offre piene garanzia tecnica e documentale». Il commento dell’avvocato del Rovigo Federico Cogo: «Mi riservo di leggere le motivazioni e valutare tutte le conseguenze della sentenza. Intanto sono soddisfatto, perché è stata rivista in maniera determinante una decisione che ha avuto troppo clamore mediatico. In questo modo è stata riportata nell’alveo della normalità rugbistica. È stata una decisione di primo grado abnorme e in totale mancanza di collegamento con quanto scritto dall’arbitro nel referto».
Con tre soli squalificati la FemiCz avrebbe potuto tranquillamente disputare l’amichevole con il Colorno la settimana dopo, annullata per le squalifiche. Ha dovuto risarcire i biglietti già venduti ed è saltato l’evento con un sponsor. Anche questo sarà motivo di valutazione per un’eventuale richiesta di danni alla federazione.
 

Ultimo aggiornamento: 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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