Teatri storici con il "pedigree", potranno diventare monumento nazionale

Potranno ottenere il riconoscimento anche il Sociale di Rovigo, il Balzan di Badia, il Comunale di Adria e il Cotogni di Castelmassa

Giovedì 4 Aprile 2024 di Nicoletta Canazza
Il teatro sociale di Rovigo

ROVIGO - Quattro teatri comunali della provincia di Rovigo potranno essere riconosciuti monumento nazionale. Ieri la Camera dei deputati ha approvato, infatti, la “Dichiarazione di monumento nazionale di Teatri italiani” grazie alla quale anche il Teatro Sociale di Rovigo, il Comunale di Adria, il Balzan di Badia Polesine e il Cotogni a Castelmassa, potranno essere dichiarati “monumento nazionale”. Una serie di emendamenti alla proposta di legge in discussione ha allargato infatti il numero dei teatri che potranno fregiarsi del riconoscimento. Ora il testo passerà al Senato. 
«Un ulteriore riconoscimento al prestigio del nostro teatro - sottolinea Edoardo Bottacin, direttore artistico del Teatro sociale di Rovigo - e un tassello del percorso di valorizzazione di queste istituzioni come poli di cultura del territorio. Mi auguro che il riconoscimento a monumento nazionale non porti all’intoccabilità dei teatri interessati con ulteriore restringimento dell’operatività per via di norme e burocrazia. Sono luoghi che producono cultura, ma già disciplinati da norme e vincoli rigorosi per quanto riguarda sicurezza e tutela del patrimonio». 
 

ELENCO ALLARGATO
Requisito per venire riconosciuti monumento nazionale era che i teatri potessero vantare almeno cento anni di attività e nel testo iniziale erano state incluse una cinquantina di istituzioni a livello nazionale. Un elenco “parziale” finito nel mirino dell'opposizione, che aveva chiesto di fissare "criteri oggettivi e trasparenti". La lista di 46 palchi destinati alla “promozione” includeva, per dire, teatri importanti come il Goldoni, la Fenice e il Malibran di Venezia, il Del Monaco di Treviso e l'Olimpico di Vicenza", ma mancavano il Teatro Verdi di Padova e il Sociale di Rovigo, oltre al Comunale di Adria, alla piccola Fenice di Badia Polesine e al Cotogni di Castelmassa. 
Proprio per questo erano state chieste una ricognizione, regole precise e una procedura trasparente, stabilita da un regolamento da emanare entro sei mesi dall'entrata in vigore del provvedimento. «Stiamo armonizzando il testo», aveva spiegato il presidente della commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone. gge a differenza dei palchi storici (lirici compresi). Ieri, l'Aula della Camera ha approvato con 172 sì, 46 no e 65 astenuti il testo unificato delle proposte di legge che puntano a dichiarare “monumento nazionale” i teatri italiani.
 

POLI CULTURALI 
Il provvedimento, che porta a 408 i teatri con i requisiti per il “titolo”, dovrà ora passare anche al Senato.

Soddisfatta la deputata veneta della Lega Giorgia Andreuzza per l’approvazione «della mia proposta con cui anche i teatri della provincia di Rovigo vengono riconosciuti tra quelli che potranno essere dichiarati monumenti nazionali. È un riconoscimento prestigioso che i nostri teatri meritano. Parliamo di palcoscenici noti per la loro illustre storia, le rassegne artistiche di rilievo e le origini centenarie, veri e propri baluardi e patrimoni dell'arte e della cultura. Continuiamo a lavorare per promuovere e valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale».

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