In due sorpresi dai carabinieri mentre imbrattavano i muri con le bombolette spray: denunciati

Domenica 8 Agosto 2021 di Roberta Paulon
Una delle scritte che i vandali stavano lasciando

ROVIGO - “Graffitari” beccati e denunciati dai carabinieri colti sul fatto mentre erano intenti a imbrattare colonne ed edifici del centro. Pittura spray arancione alla mano e via a imbrattare i muri del centro storico con la “firma” Kaos. Un gruppo di ragazzi, per altro non proprio giovanissimi, si è reso protagonista, nella notte tra venerdì e sabato, di un nuovo episodio di vandalismo agli edifici storici della città. Ed essere colpite, questa volta, sono state via Mure Seminario Vecchio e via Badaloni. Decisiva la segnalazione arrivata al numero di emergenza dei carabinieri da parte di un cittadino che ha dato indicazioni precise, tali da permettere ai militari dell’Arma di cogliere sul fatto il gruppo e fermare almeno due persone.

LA NOTTATA

Tutto è cominciato alle tre di notte quando alla centrale operativa dei carabinieri di Rovigo è arrivata una segnalazione, da parte di un cittadino che comunicava che alcuni giovani stavano imbrattando il centro storico di Rovigo. Sul posto indicato è stata immediatamente inviata una pattuglia della locale sezione radiomobile che è riuscita così a sorprendere un piccolo gruppo di persone che stava scrivendo con delle bombolette spray di colore arancione fluorescente, sui muri di alcuni edifici delle vie Mure seminario vecchio e Badaloni la parola Kaos e altre più illeggibili. I carabinieri sono riusciti a bloccare due ragazzi del gruppo sequestrando anche la bomboletta spray. Per i fatti in questione i giovani presi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Rovigo per “deturpamento e imbrattamento di cose altrui”. Nello specifico si tratta di due incensurati del posto, di 27 e 25 anni.

I PRECEDENTI

Non è la prima volta che il centro di Rovigo si trova in balia di raid di vandali notturni. Solitamente il bersaglio è la Rotonda in cui oltre ai graffiti sulle sacre mura compaiono anche tracce di urina e bottiglie vuote o rotte, oppure i sassi lanciati contro le porte. A giugno 2020, con la fine del lockdown, i vandali erano tornati a fare visita alla Rotonda e i carabinieri erano riusciti a sorprendere e bloccare un teppista mentre scavalcava la balaustra della Rotonda, sempre dopo le segnalazioni dei residenti esasperati. A marzo comparsi graffiti sul monumento di Vittorio Emanuele II che recitavano: “L’Italia Unita è apologia di fascismo” come se il o i responsabili avessero voluto inviare un messaggio. In quel caso, nell’arco di pochi giorni il Comune aveva provveduto a far ripristinare il monumento da un restauratore senza però scoprire il responsabile.
 

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