Adige, a Rosolina una diga da 42 milioni di euro per bloccare il sale

Presentato il progetto della nuova barriera alla foce del fiume che fermerà il cuneo salino

Giovedì 4 Aprile 2024 di Giovanni Gnan
barriere antisale fiume Adige

ROSOLINA - Ieri mattina è stato presentato al pubblico il progetto per l’adeguamento dello sbarramento antisale alla foce dell’Adige. La conferenza, tenuta dai responsabili del Consorzio di Bonifica del Delta del Po all’auditorium Sant’Antonio, è servita per illustrare al meglio le caratteristiche della struttura che nei prossimi mesi verrà costruita in loco, a sostituzione della vecchia barriera ormai inadeguata. La scelta di rinnovare la vecchia “diga” con una all’avanguardia è stata dettata dal fenomeno che sta avvenendo anno dopo anno in misura sempre maggiore ovvero la risalita dell’acqua salata lungo le foci ed i canali di irrigazione: una situazione critica che la scorsa estate ha visto centinaia di agricoltori polesani perdere enormi quantità di raccolto, a causa della siccità e della salinità. 
 

OPERA IMPONENTE
Un lavoro imponente, sia dal punto di vista strutturale che da quello economico: il Ministero ha infatti stanziato 33 milioni di euro per la sua realizzazione, ai quale andranno a sommarsi altri 9 milioni tra Iva e altri oneri finanziari, per un valore complessivo di 42 milioni. Secondo gli ingegneri che hanno seguito la fase di progettazione della barriera, la sua costruzione si svolgerà nell’arco dei prossimi 30 mesi, con un leggero ritardo sulla tabella di marcia originale a causa dell’iter burocratico che ha rallentato i lavori, sebbene di poco. 
La nuova struttura sarà composta da 14 paratoie in acciaio, movimentate da cilindri elettromeccanici con motori brushless sincronizzati con sistema “master-slave” e da altre 2 paratoie più piccole mosse da argani a fune in classe T4 con motori regolati da inverter. Alla sommità sarà posta un’impalcatura che consentirà il passaggio delle persone tramite una passerella a circa 5 metri di altezza dal livello massimo del fiume, questo anche per consentire il passaggio degli eventuali natanti. 
 

CANALE NAVIGABILE
Proprio su quest’ultimo punto si è pensato di inserire, a lato della barriera, un canale di passaggio navigabile anche nei periodi in cui le paratoie saranno completamente abbassate per contrastare l’acqua salata: in modo da non precludere la percorribilità del canale nei mesi estivi, quando si ipotizza che lo sbarramento verrà utilizzato maggiormente.
 

PROBLEMA DETRITI
All’incontro sono giunti molti cittadini, alcuni dei quali preoccupati che la nuova struttura vada a peggiorare la situazione del deposito di detriti che danneggerebbe i porti lungo la foce. Al riguardo i portavoce del Consorzio hanno assicurato che non vi saranno problemi di questo tipo poiché è già stato preso tutto in considerazione, anche grazie agli errori commessi in passato con la costruzione della precedente barriera. 
«Si tratta di un progetto di cui andiamo fieri - ha spiegato il sindaco Michele Grossato durante la presentazione - che ben si è sposato con le esigenze del nostro Comune e con quello di Chioggia, nella speranza che grazie ad esso si possano dare delle risposte concrete ai nostri agricoltori».

Ultimo aggiornamento: 16:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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