Tommaso, 16 anni, genietto di Porto Viro che lancia nello spazio razzi grandi come una lattina per studiare il meteo

Domenica 16 Luglio 2023 di Elisabetta Zanchetta
Tommaso Schiesaro, 16 anni, e uno dei suoi razzi lattina

PORTO VIRO -  Ha già lanciato, a ottobre 2022, uno dei CanSat (Can sta per “l”attina, Sat per “satellite”), un mini satellite che sta nelle dimensioni di una lattina da bibite standard e non supera i 350 grammi di peso, per testare un nuovo razzo vettore. Con il suo gruppo, “ATS Sciences Corporation”, è riuscito così a raggiungere 356 metri di altezza, 6 in più del previsto ed è andato tutto a meraviglia. Adesso però Tommaso Schiesaro, 16enne di Porto Viro, guarda avanti: il prossimo ottobre, altro lancio a 1500 metri con un nuovo razzo ma soprattutto un ambizioso progetto: costruire una sonda meteo per migliorare le previsioni del tempo dell’intero Veneto.

LA STORIA
È l’ultima notte del 2014, a 8 anni ci si annoia ad attendere la mezzanotte per andare a dormire. Meglio sfruttare il tempo e cercare in rete qualcosa di interessante da guardare. Per esempio, su Youtube, ecco la passeggiata nello spazio di due astronauti russi. Quel bambino si chiede: “Cosa hanno in mano i due uomini?”. Da qui parte la storia di Tommaso Schiesaro, che si occupa dello studio della stratosfera lanciando dei razzimodelli e palloni stratosferici. 
«Tutto ciò è nato grazie alla collaborazione con l’associazione “Meteo In Veneto Aps” che si occuperà della parte di analisi dati e della parte finanziata, mentre io e il mio team ci occuperemo della costruzione e di lanciare fisicamente quando necessario – spiega Schiesaro -. Quindi anche il Veneto avrà il suo punto di lancio come è già presente in provincia di Bologna e più su, in provincia di Udine».
 

L’OPERAZIONE
La missione sarà composta dalla sonda meteo, che esternamente sarà una scatola di polistirolo, materiale scelto per la leggerezza e la resistenza oltrechè per l’isolamento termico. Attaccato alla sonda meteo ci sarà un paracadute per farla atterrare in piena sicurezza e poi più in su verrà collocato un enorme pallone stratosferico: riempito di elio o idrogeno servirà per far alzare la strumentazione scientifica. “Il pallone verrà fatto esplodere, (senza nessun tipo di inquinamento, in quanto i gas non inquinano e i resti del pallone scenderanno assieme alla missione scientifica, verranno recuperati e smaltiti) a 6000 metri. È un onore per me, da sedicenne, costruire fisicamente e lanciare missioni utili per l’intera popolazione». 
 

Ultimo aggiornamento: 17:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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