Trecenta. Centro di procreazione assistita del San Luca, in 25 anni nati 811 bimbi: terminato il grande progetto di ristrutturazione

La struttura è un riferimento d’eccellenza regionale

Mercoledì 10 Aprile 2024 di Ilaria Bellucco
L'ospedale san luca di trecenta

TRECENTA (ROVIGO) - Ha compiuto 25 anni di attività in cui ha consentito la nascita di 811 bambini il Centro di procreazione assistita dell’ospedale San Luca di Trecenta, appena rinnovato con lavori per mezzo milione di euro. Fiore all’occhiello per l’Ulss 5 Polesana, il centro Pma di Trecenta è nato nel 1999, inizialmente chiamato Centro antisterilità di coppia, la quarta unità di questo tipo attivata in regione, dopo quelle di Padova, Verona e Oderzo
«Festeggiamo con gioia i 25 anni da quando, con lungimiranza, il dottor Giancarlo Stellin fondò il Centro dell’ospedale San Luca – dichiara Leonardo Dossi, responsabile dell’Unità operativa di procreazione medicalmente assistita – Da allora, cerchiamo di esaudire il sogno di tante coppie con lo stesso entusiasmo degli esordi.

Sono orgoglioso di avere uno staff altamente professionale e soprattutto sempre vicino alle coppie, aspetto fondamentale in questo difficile percorso». 

Tecniche all'avanguardia 

I dati del Centro dall’inizio dell’attività ad oggi raccontano di 962 gravidanze ottenute e 811 piccini nati. Le tecniche perfezionate nel centro sono di primo, secondo e terzo livello. Il primo livello è per i casi di infertilità lieve, in cui gli interessati vengono indirizzati a un percorso che usa metodologie non invasive. Il secondo e terzo livello sono destinati a coppie che presentano un quadro di infertilità più severa. «Tutti i livelli si sviluppano attraverso una preparazione sostenuta in ottica multidisciplinare da professionisti con grande impegno. Alle coppie vengono offerte consulenze con l’urologo, lo psicologo, il nutrizionista e il biologo», spiega Leonardo Dossi.
Dal marzo 2023 l’Azienda sanitaria ha aumentato del 150 per cento la possibilità di svolgere primi colloqui previa prenotazione al Centro unico di prenotazione.

La riqualificazione

Inoltre c’è grande soddisfazione per l’intervento di riqualificazione della struttura, che si è appena concluso. Nella prima fase sono stati realizzati gli ambienti per i contenitori criogenici e il loro deposito (banca del seme, degli ovociti e degli embrioni) di ultima generazione, che accoglie ora non solo i processi di conservazione per il Centro Pma dell’Ulss 5, ma anche per l’Azienda ospedaliera di Padova. La seconda fase, conclusa lo scorso mese, ha portato all’adeguamento del reparto di procreazione medicalmente assistita al secondo piano. Il progetto, per un importo complessivo di 504mila euro, ha visto la ridefinizione degli spazi per l’accoglienza e per le attività dello staff sanitario e l’adeguamento delle tecnologie secondo le linee guida medico-scientifiche più recenti.
«Oggi la nostra Pma è tra i centri di riferimento più qualificati per le coppie che desiderano coronare il sogno di diventare mamma e papà - commenta il direttore generale Pietro Girardi - Ho potuto in questi giorni constatare con i miei occhi l’importante intervento di riqualificazione di spazi e tecnologie e, contestualmente, apprezzare la grande attenzione verso le esigenze delle coppie che si affidano al team di Trecenta».

Ultimo aggiornamento: 07:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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