La Festa della Polizia torna in presenza. La piaga del 2021 sono state le violenze in famiglia

Mercoledì 13 Aprile 2022 di Francesco Campi
Un momento della cerimonia tenutasi a Rovigo

ROVIGO -  Un momento di vera festa, condiviso con la città, con una cerimonia al teatro Sociale ed esposizioni di mezzi, nuovi e d’epoca, dimostrazioni del lavoro della Scientifica e della Stradale all’esterno, per celebrare un compleanno significativo in un momento ancora non facile. Ieri il centro è stato ravvivato dalla festa per i 170 anni dalla fondazione della Polizia di Stato, al quale hanno partecipato davvero tutti, da prefetto e viceprefetto al vescovo, dai sindaci di Rovigo, Adria, Porto Tolle e Badia al presidente della Provincia, dai vertici delle altre forze dell’ordine a presidente del Tribunale e Procuratore capo, dai rappresentanti politici a quelli delle categorie economiche, fino ai familiari dei poliziotti e tanti bambini e ragazzi del conservatorio Venezze che hanno offerto una doppia esibizione musicale, ma anche di una scolaresca della Pascoli che si è trovata a passare dalla piazza e che ha provato l’ebbrezza di salire sulla moto della Polizia. «Dopo tre anni torniamo a celebrare questa ricorrenza tra la nostra gente: tutto questo ci è mancato, perché la nostra essenza è quella di operare tra la gente, per la gente, insieme alla gente», ha sottolineato il questore Giovanni Battista Scali.

IL BILANCIO

La celebrazione è stata anche il momento per un bilancio sui reati commessi in Polesine, tornati a crescere dopo il netto calo che si era prodotto fra lockdown e coprifuoco, ma ancora in calo rispetto al periodo “a.C. avanti Covid. Dal 15 marzo 2021 al 15 marzo scorso, in Polesine sono stati denunciati 6.073 reati, con un aumento del 3,7% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, quando erano stati 5.611, ma in calo del 7,6% rispetto ai 6.310 emersi fra marzo 2019 e marzo 2020. Per quanto riguarda le varie tipologie di reato rilevate dalla polizia, i furti sono stati 315, in calo rispetto ai 321 di un anno fa nonché ai 459 di due anni fa. I furti con strappo sono stati appena tre, l’anno scorso uno solo, ben 26 fra 2019 e 2020. I furti in abitazione sono stati 112, rispetto ai 105 di un anno fa e ai 132 di due anni fa, mentre quelli negli esercizi commerciali 37, a fronte dei 42 dei 12 mesi precedenti e dei 37 dell’anno ancora prima. In netto calo anche i furti sulle auto in sosta, mentre sono cresciute le rapine, salite a 12 dalle 5 di un anno fa e dalle 6 di due anni fa. In aumento le truffe informatiche, da 147 a 159, ma anche le lesioni, salite da 39 a 53, i casi di stalking, da 14 a 17, e soprattutto, i maltrattamenti in famiglia, passati da 15 a 34. Non a caso sono aumentati anche gli ammonimenti per violenza domestica e stalking, saliti a 26.

L’ATTIVITÀ

Per offrire una carrellata completa sull’attività della Polizia, vanno poi sottolineati i 40 arresti, i 476 denunciati a piede libero, i 55 fogli di via, i 49 avvisi orali, le 5 sorveglianze speciali, le 24.372 le chiamate arrivate alla centrale operativa, i 2.616 interventi delle Volanti e i 2.716 servizi di pattuglia, gli oltre 55 chili di cocaina sequestrati dalla Mobile, i 5.451 permessi di soggiorno rilasciati in formato elettronico e i 733 cartacei a fronte di 14.816 soggiornanti stranieri in Polesine, di 27 permessi rifiutati e 54 espulsioni, le indagini su 40 truffe online, 36 casi di indebito utilizzo di carte di credito, 40 reati contro la persone, e sei casi di pedofilia della Polposta, i 399 incidenti con sei vittime e 140 feriti rilevati dalla Stradale, che ha anche contestato 12.744 infrazioni al Codice della strada.
«La nostra attività, pur con le difficoltà del momento, con le legittime paure che tutti abbiamo avuto e stiamo ancora vivendo - ha sottolineato il questore - ha mantenuto il nostro tema celebrativo: esserci sempre. In questi ultimi due anni abbiamo dovuto tutti cambiare le nostre abitudini e ciò che era vietato è diventato obbligatorio, come entrare in banca col volto travisato, e ciò che prima era normale, in alcuni momenti non lo era più, come riunirsi con le proprie famiglie. E noi poliziotti abbiamo dovuto cambiare i nostri metodi operativi non più finalizzati solo alla prevenzione e repressione dei reati e alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ma anche alla salvaguardia della salute». Per questo il questore ha ringraziato tutti gli uomini e le donne della Polizia di Rovigo, oltre a tutte le rappresentanze istituzionali, sottolineando poi che «grazie al piano di incremento previsto dal Dipartimento di Pubblica sicurezza, è stato aumentato il numero degli operatori e nei prossimi mesi, grazie a nuove immissioni, verranno potenziati anche i Commissariati di Adria e Porto Tolle».
 

Ultimo aggiornamento: 07:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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