Fusione tra Polesella e Guarda Veneta: referendum a ottobre, entro l'anno può nascere "Polesella Veneta"

Martedì 18 Aprile 2023 di Sofia Muneratti
Il municipio di Polesella

POLESELLA - Un passo avanti nel percorso di fusione avviato dai Comuni di Polesella e Guarda Veneta. Il Consiglio delle Autonomie locali del Veneto ha espresso parere favorevole alla proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale riguardante la fusione dei due comuni di Polesella e Guarda Veneta, in provincia di Rovigo, con l’istituzione del nuovo comune che prenderà il nome di “Polesella Veneta”.

I VANTAGGI DELLA FUSIONE

Del progetto di fusione dei due comuni contigui, rispettivamente di 3.700 e 1.100 abitanti, si parla da oltre un anno e mezzo, ossia da quando è stato ottenuto un finanziamento dalla Regione Veneto per realizzare lo studio di fattibilità che ha esaminato i vantaggi e le ricadute di una possibile fusione delle due municipalità. Il calo socio-economico del territorio e il forte invecchiamento della popolazione sono state le motivazioni che hanno spinto i due comuni a ricercare una soluzione per rafforzare i servizi e l’attrattività dei territori e invertire la tendenza: la fusione potrebbe rappresentare una risposta concreta per programmare il futuro di una rinnovata comunità, comportando notevoli risparmi e trasferimenti aggiuntivi dallo Stato e dalla Regione che, in dieci anni, ammonterebbero a oltre 8 milioni di euro. I primi risultati dello studio erano stati presentati ai cittadini lo scorso dicembre, insieme a un questionario sondaggio che li ha visti protagonisti delle valutazioni e delle aspettative del possibile percorso di aggregazione.

Successivamente, lo studio era stato approvato, senza voti contrari, sia dal consiglio comunale di Polesella che da quello di Guarda Veneta.

PRESTO UN REFERENDUM

Ha espresso soddisfazione il sindaco di Polesella, Leonardo Raito: «Il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso parere favorevole al progetto di legge di fusione anche perché si inserisce perfettamente nel contesto del piano di riordino territoriale. Lo studio di fattibilità è stato considerato ben fatto e il progetto credibile. Già alcune settimane fa io e il sindaco di Guarda Colò eravamo stati uditi favorevolmente dalla competente commissione del Consiglio regionale. Ora ci sarà l’approvazione del progetto di legge di fusione in consiglio regionale e il referendum presumibilmente a fine ottobre. Auspichiamo in un buon accoglimento di un percorso che potrebbe migliorare molto la vita delle nostre comunità». I progetti di fusione, diffusi in diverse province del Veneto, sono processi che consentono di fornire prestazioni più efficaci a favore dei cittadini, soprattutto nei comuni più piccoli, dove talvolta mancano risorse o il personale per erogare i servizi fondamentali.

RAZIONALIZZAZIONE

«Dal progetto illustrato dai sindaci di Polesella e Guarda Veneta, che stanno lavorando per la nascita di Polesella Veneta – ha detto il presidente della Prima commissione permanente dell’Assemblea legislativa veneta, Luciano Sandonà – giunge un nuovo stimolo e uno sguardo favorevole alle fusioni e al processo di razionalizzazione dei 563 comuni presenti nel Veneto. La condizione è che le aggregazioni siano progressive e partecipate: la regione del Veneto in questo senso è pronta a fare la propria parte».
 

Ultimo aggiornamento: 07:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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