ROVIGO - «Ben 600 famiglie sono senza stipendio da mesi e rischiano il posto di lavoro.
MANCATI RECUPERI
Vengono chieste spiegazioni sul come mai non sia stato ancora fatto nulla, per recuperare le ingenti somme accreditate erroneamente in eccesso ad alcuni patronati, che ammontano ad oltre 20 milioni di euro. «A noi i mancati importi sono diventati debiti a cui, nonostante siano certificati, neppure le banche intendono più far fronte al rinnovo dei mutui di cui stiamo sostenendo ulteriori considerevoli danni in termini di interessi».
Luciano Serafin sottolinea che su questa vicenda è stato chiesto il sostegno di numerosi parlamentari, che hanno dato la loro disponibilità per sbloccare questa incresciosa situazione. «Alcuni di loro sono intervenuti, on line, nel corso dei lavori del nostro Consiglio nazionale, svoltosi il 15 dicembre, promettendo la presentazione di interrogazioni parlamentari, Molti altri sono stati i deputati e senatori, anche del nostro territorio, che si sono interessati alla questione, attivandosi direttamente nei confronti dei Ministeri interessati. Hanno chiesto chiarimenti, sui motivi dei ritardi, assicurando il pieno appoggio».
SETTE LUNGHI ANNI
È a causa dei suddetti ritardi, che sono bloccate anche le annualità successive al 2016. «In questo momento non c'è nessuno al Ministero del Lavoro, che si prenda l'impegno di erogare questi fondi. Il tutto in totale spregio della giustizia, dal momento che dopo aver fatto ricorso al Tar, che ci ha dato ragione, e due sentenze che dispongano di procedere in nostro favore all'erogazione dei saldi delle annualità 2017 e 2018. Non si ha nessuna notizia, peraltro, sia dell'anticipo del 2022 che, sommato a tutti agli altri mancati riconoscimenti, sta compromettendo la vita dell'Anmil e di tutta la sua rete, che da 80 anni è l'unica associazione che si occupa della tutela delle vittime del lavoro. Si aggiunga a tutto questo il danno economico, che ricade sui cittadini a causa della cassa integrazione a cui siamo stati costretti, a mettere tutti i nostri dipendenti da due anni».