«Addio Dimer, grande amico e guida». Lettera dei sindaci alle esequie dell'ex preside, cantore del Delta

Giovedì 2 Febbraio 2023 di Moreno Tenani
Dimer Manzolli, ai funerali i sindaci ora si dicono "orfani"

PAPOZZE - Composta e commossa, la comunità di Papozze si è raccolta nella chiesa parrocchiale per portare un ultimo saluto all'ex sindaco Antonio Dimer Manzolli.

La sua improvvisa scomparsa a 72 anni ha destato cordoglio e lasciato un vuoto incolmabile. In tanti si sono raccolti in preghiera nella funzione funebre officiata da don Mario Lucchiari, portando, secondo le parole pronunciate dal sacerdote «una sentita testimonianza di affetto e solidarietà ad una persona che ha rappresentato tanto. Un vero galantuomo. Persona umile, nonostante le qualità che possedeva. Altruista e sempre disposto verso il prossimo. Lascia una scia, un sentiero sul quale camminare».

COLLEGHI E GIORNALISTI
A rendere l'ultimo omaggio a Dimer Manzolli numerosi anche gli ex colleghi di lavoro del mondo della scuola e del giornalismo polesano, Manzolli è stato a lungo vicepresidente dell'Associazione polesana della stampa, amministratori ed ex dei comuni vicini, con i quali aveva intessuto rapporti e condiviso esperienze nel corso dei suoi plurimi mandati da sindaco. Dal Parco del Delta del Po che aveva presieduto negli anni passati sono giunti il presidente Moreno Gasparini ed il vice direttore Marco Gottardi.

LA LETTERA DEI SINDACI
Presenti in chiesa il gonfalone del Comune di Papozze ed il sindaco Pierluigi Mosca che ha dato lettura di una lettera vergata a più mani da amici e conoscenti. «Un testo che rappresenta un'intera comunità ha pronunciato con ossequio Mosca -. Un coro di persone che ti hanno stimato e che ora piangono la tua assenza in modo composto, come avresti voluto tu, ma con un immenso peso sul cuore. Tu avevi il dono di saperci essere: eri un amico, un compagno, un collega, un preside e un presidente, un intellettuale, un politico che sapeva essere un punto di riferimento solido, leale, sincero per tutti, senza mai essere invadente e senza mai voler comparire per mero protagonismo».
Un'intelligenza fluida, spinta dalla curiosità, dalla cultura, dal desiderio di capire tutto ciò che è nuovo. «Nonostante la levatura ha proseguito il primo cittadino umiltà, modestia e una particolare attitudine alla riservatezza ti distinguevano».
Generosità, gentilezza, eleganza d'animo le altre doti che gli sono riconosciute. Docente e dirigente scolastico per lunghissimi anni della media di Porto Tolle, ha affiancato l'impegno professionale con quello politico di amministratore del proprio comune, dell'Opera Pia Bottoni, del Consorzio acquedotto del Mediopolesine, del Parco del Delta. Si è speso per il territorio e questa terra, il Po, il Delta, il Polesine, amante della sua storia, dei luoghi e delle tradizioni. Mancheranno le sue immagini del Grande fiume che, quasi un bollettino giornaliero, diffondeva sui canali social.

LE INTUIZIONI
Altrettanto significative le sue intuizioni: la costituzione dell'Accademia del tartufo del Delta del Po con la quale ha inteso promuovere e valorizzare un'antica tradizione di questo territorio. Numerosi i Quaderni del tartufo pubblicati in rete con i quali ha toccato i più disparati temi connessi alla storia, agli usi e costumi, alle tradizioni culinarie della zona. Notevole il contributo che ha portato alla conoscenza con la diffusione sui giornali, in tv, in rete della straordinaria esperienza di Luigi Salvini e della sua Tamisiana Repubblica di Bosgattìa e della tenda che ogni estate, dalla metà degli anni 40 per circa un decennio, piantava in riva al Po sulle spiagge del Balutìn, affascinato dalla bellezza ispiratrice e dalla quiete rilassante che i luoghi sanno regalare all'animo. Dimer Manzolli ha raccolto le memorie, i cimeli, le immagini di Bosgattìa in un museo allestito nella residenza di Corte Milana dell'amico Luca Serain. «Ti siamo immensamente riconoscenti Dimer - il commiato nella lettera letta dal sindaco -. Non ci sono parole adatte per spiegarti quanto sia stato importante per noi ciò che hai fatto e quanto la tua assenza, ora, ci renda orfani».

Ultimo aggiornamento: 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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