In attività da cento anni, Martarello festeggia a fuochi spenti

Martedì 6 Aprile 2021 di Marco Scarazzatti
Martarello realizza fuochi artificiali da cento anni ad Arquà Polesine

ARQUÀ POLESINE - La Martarello Group ha tagliato il traguardo del primo secolo di vita da quando venne fondata. Cento anni di intensa attività, che purtroppo nell’ultimo anno è praticamente venuta meno, a causa delle restrizioni anti Covid-19. A fare un bilancio di questa storica realtà industriale polesana è il presidente Michele Martarello, che nonostante la sua giovanissima età, i 31 anni, ha voluto prendere in mano il timone dell’azienda. «Rappresento l’Associazione nazionale italiana spettacoli pirotecnici. È da un anno che non sappiamo più che cosa fare per poter lavorare. Il nostro lavoro è commissionato da associazioni fieristiche, Comuni, privati che vogliono festeggiare un compleanno, un matrimonio, la nascita di un bambino. Non ci è permesso farlo perchè abbiamo uno Stato che ci impedisce di lavorare in modo indiretto. E come molte altre categorie di lavoratori, non abbiamo ricevuto ristori. Ci hanno dato solamente il Fis, vale a dire il Fondo di integrazione salariale, ma sottolineo che la Cassa integrazione ti porta ad avere meno del 50% dello stipendio. Abbiamo personale a casa che non può fare nulla per poter dare da mangiare ai propri figli. Abbiamo persone che sono costrette a trovare altri tipi di lavoro, dopo una vita passata a fare il lavoro del pirotecnico. Come ditta Martarello siamo “in lutto” da un anno. I Dpcm ci hanno azzerrato la nostra attività, che deve fare i conti anche con spese che arrivano puntuali. Dobbiamo pagare Inail, che continua a farci pagare le rate: tra il 2020 e il 2019 le tasse sono rimaste le stesse, nonostante nell’ultimo anno non abbiamo lavorato».
SOLO SPESE
«Abbiamo continuato a pagare gli infortuni su un lavoro che non c’è. E’ ridicolo e scandaloso dover pagare l’Inail per un lavoro che non stiamo eseguendo. Nel 2021 c’è stata una dimunizione del 10% sul pagamento delle rate, con aziende che hanno fatturato tra il 5 e il 10% rispetto agli anni precedenti. Per non parlare delle assicurazioni, rimaste invariate. I mutui sono stati sospesi ma dobbiamo però pagare gli interessi. Irpef viene pagato il 23% contro il consueto 28%, questo vuol dire che a fine anno abbiamo il 5% da pagare su tutti i dipendenti».
SETTORE FERMO
Il settore pirotecnico oramai fermo da un anno è affossato nella più profonda crisi economica di sempre. Lo stabilimento della ditta Martarello si estende su una superficie di quasi 200.000 metri quadrati e consiste in 16 laboratori e 10 depositi. Il territorio comunale di Arqua’ ha una superficie di 20 chilometri quadrati e l’azienda, che ne occupa lo 0,8%, è da considerarsi quasi un piccolo quartiere del paese. «Il costo per la formazione dei nostri dipendenti è compreso tra i 4 e i 5mila euro - prosegue Michele Martarello - Con 600-700 euro di stipendio non si può vivere dignitosamente e quindi i nostri collaboratori se ne stanno andando tutti in cerca di altre occupazioni. Le nostre piccole e grandi imprese devono nonostante tutto andare avanti. Sta scomparendo il Made in Italy, una delle eccellenze al mondo. Chiediamo solamente di poter lavorare onestamente, non di fare la carità».
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Ultimo aggiornamento: 07:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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