Rovigo. In viaggio di nozze spinge la moglie dalla balaustra: 43enne condannato a 3 anni e al risarcimento

Domenica 12 Novembre 2023 di Francesco Campi
Un altro caso di comportamenti violenti verso le donne, con la condanna del marito

ROVIGO - Una luna di miele che si è rivelata un inferno. Perché il marito, durante il viaggio di nozze alle Maldive, nel giugno 2016, dopo un’animata discussione con la novella sposa, l’ha spinta giù dalla balaustra del bungalow dove alloggiavano, facendola cadere e provocandole un vistoso livido sulla gamba e la rottura della mandibola, tanto che poi lei aveva fatto fatica a mangiare per il resto del viaggio. La donna, in quell’occasione, aveva inviato una foto alla figlia scrivendole: «Se mi capita qualcosa falla vedere». Anche perché non si sarebbe trattato di un fatto isolato, ma una serie di comportamenti violenti e vessazioni psicologiche, che hanno poi spinto la donna a denunciare e il 21 settembre il giudice Danilo De Padua, del Tribunale di Modena, a pronunciare una sentenza di condanna in primo grado per maltrattamenti in famiglia e lesioni a 3 anni di reclusione, oltre al pagamento di un risarcimento di 10mila euro più spese legali all’ex moglie, costituita parte civile con l’avvocato Elisa Vaccari del Foro di Modena, nei confronti di Moreno Santin, 43 anni, nato a Torino, ma residente a Taglio di Po e già noto alle cronache.
L’uomo, appena due giorni prima di questa sentenza era stato condannato, sempre in primo grado, ma in Tribunale a Rovigo, a 9 mesi per truffa, perché come titolare della Essemme Motors con sede a Porto Viro, aveva pubblicato sul sito Autoscout 24 l’annuncio di vendita di una lussuosa Porsche Macan al quale aveva risposto una donna, con la quale aveva poi pattuito il pagamento di un prezzo di 59.800 euro, comprensivo del passaggio di proprietà e del ritiro e permuta di una Mercedes Glc al prezzo di 25mila euro.

Nonostante il pagamento dei 59.800 euro, la Porsche non è poi stata mai consegnata. Santin era già finito sotto la luce dei riflettori nel 2014, quando Veronica Ruggeri di “Le iene” (programma di Italia 1) gli dedicò un intero servizio su alcuni eventi da lui organizzati, senza però poi pagare quanto pattuito con presentatori e artisti. Era stato lui stesso a contattare la Ruggeri salvo poi trovarsi, in conclusione della sfilata a Modena che lei aveva accettato di presentare, premiato a sorpresa come “Mister fregone 2014”.

SITUAZIONE PRECIPITATA
I fatti che hanno portato alla condanna per maltrattamenti in famiglia e lesioni sono avvenuti in provincia di Modena, a parte l’episodio della luna di miele, nel periodo fra la fine del 2015 e il 2016. Già gli inizi della relazione non erano stati dei migliori, perché come poi denunciato dalla donna, in un’occasione l’avrebbe presa per il collo, in un’altra le avrebbe morso con violenza un dito. Dopo l’aggressione durante il viaggio di nozze, a giugno 2016, un altro fatto grave, il mese dopo, quando tornando a casa dopo aver fatto la spesa al supermercato, l’uomo, colto da uno scatto d’ira, prima aveva accelerato violentemente, spaventando la moglie, poi aveva frenato all’improvviso, aprendo lo sportello del passeggero e scaraventandola fuori con le buste della spesa. Fatti che nella sentenza si sottolinea essere stati comprovati.
La donna ha ammesso di essere stata obnubilata dall’amore e di aver sempre ricucito il rapporto, nascondendo ai genitori le violenze e accettando di interrompere quasi tutte le proprie frequentazioni come lui, del quale era succube, le avrebbe chiesto. Fino al settembre del 2016, tre mesi dopo il matrimonio, quando le aggressioni erano diventate sempre più frequenti e ha capito che la sua famiglia, che l’aveva sempre contrastata in questa relazione, aveva ragione, ponendo fine al turbolento rapporto, pur ammettendo di aver continuato anche successivamente a sentirsi emotivamente legata a lui. Poi però ha capito. E ha denunciato.

Ultimo aggiornamento: 07:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci