Lorenzo l'ex militare travolto dal furgone con la sua bici: indagini per capire cosa sia successo

Giovedì 20 Ottobre 2022 di Enrico Garbin
La bicicletta e la vittima Lorenzo Vaccaro

ROSOLINA - Sconcerto a Rosolina per la morte di Lorenzo Vaccaro, l'83enne investito e ucciso nel tardo pomeriggio di martedì mentre in bicicletta stava per immettersi nella Romea a Cavanella d'Adige.

Il fascicolo con i rilievi eseguiti dalla Polizia Locale e dai Carabinieri di Chioggia dovrebbe essere esaminato oggi dal magistrato di turno e, se non dovessero essere disposti l'esame autoptico o un supplemento d'indagine, il rilascio del nulla osta potrebbe consentire di celebrare le esequie nel fine settimana. Funerali per potrebbero tenersi a Loreo dove l'anziano ha vissuto a lungo, anche se da oltre dieci anni si era trasferito a Rosolina. A Corbola, invece, aveva risieduto diversi anni prima, anche poi fino al 2008, anno in cui era scomparsa la moglie, era rimasto a Loreo con la famiglia per spostarsi poi a Rosolina con la nuova compagna, prima nella frazione di Ca' Morosini e poi in quella di Volto. Più chiari, invece, i motivi per i quali Cavallaro si trovasse in sella alla sua bici elettrica a quell'ora e in un tratto molto pericoloso.

EX APPUNTATO
L'uomo, ex appuntato della Guardia di Finanza, dopo la pensione si dedicava a piccole attività di mediazione nel campo dei prodotti ortofrutticoli e proprio per questo tipo di operazione si stava recando da un amico per definire una spedizione che sarebbe dovuta avvenire in questi giorni. «Una cosa che avrebbe potuto tranquillamente gestire per telefono - afferma il figlio Giuseppe - ma che lui amava invece definire di persona, coltivando forse più il rapporto umano che il ritorno economico».
Originario della provincia di Potenza, Cavallaro era salito giovanissimo in Veneto e aveva conosciuto a soli 18 anni la loredana Maria Germana Bassani, che sarebbe diventata sua moglie, insegnante molto nota e apprezzata da diverse generazioni di studenti. Un'unione da cui sono nati Cristiana, insegnante a sua volta, e Giuseppe, direttore tecnico e responsabile dell'agenzia di viaggi Listrop Italia Incoming di Rosolina centro. Per ragioni di servizio si era trovato a spostarsi tra le caserme della Guardia di Finanza del circondario, tra le altre Rosolina Mare, Pellestrina o Chioggia dove aveva concluso la carriera, mantenendo come base famigliare la casa di Loreo dove ancora abitano i figli. Lui, invece, rimasto vedovo, si era poi trasferito nel comune confinante con la nuova compagna Maria Grazia.

TRAGEDIA IN ROMEA
«Nonostante l'età, mio padre era un uomo in salute, dalla grande forza fisica, molto attivo e lucido - continua Giuseppe- solo pochi giorni fa ci aveva mostrato con soddisfazione gli esiti dei controlli cui periodicamente si sottoponeva e che non indicavano alcun problema. Avevamo anche un programma una piccola vacanza da trascorrere assieme per il ponte dell'8 dicembre. È difficile realizzare che non ci sia più. Di lui ci restano i ricordi e gli insegnamenti di una persona limpida, onesta, con valori che sono rimasti profondamente meridionali anche se la sua vita si è svolta per la maggior parte qui, con la famiglia, la moglie, i figli al centro di tutto. Prima e dopo la pensione è sempre stato un gran lavoratore, attivo e fiero dell'appartenenza al corpo della Guardia di Finanza: era membro dell'Anfi e non mancava mai ai raduni». Quanto alla dinamica dell'incidente, la bicicletta sarebbe stata urtata lateralmente dal furgone. «La Romea ha limiti di velocità variabili e che nessuno rispetta e troppi grossi mezzi che circolano. Purtroppo i ciclisti sono gli utenti più deboli e qualche misura dovrà essere presa per evitare che si continuino a verificare tragedie di questo tipo».

 

Ultimo aggiornamento: 09:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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