Una ditta varesina vuole costruire un impianto di trattamento fanghi tra Adria e Loreo

Giovedì 21 Settembre 2023 di Guido Fraccon
Un impianto trattamento fanghi

ADRIA (ROVIGO) - Un impianto di depurazione fanghi potrebbe sorgere nei prossimi anni in zona Aia, tra i territori di Adria e Loreo. La società Green Sludge Solution srl di Saronno (Va) ha presentato in Regione istanza di valutazione di impatto ambientale per un insediamento di questo tipo che nei piani dovrebbe sorgere in via Dogado, in comune di Loreo, ma a pochi passi dal territorio adriese. Secondo l’elaborato l’area di ubicazione della nuova realtà è attualmente incolta e non è mai stata oggetto di attività produttiva.

LE ATTIVITÀ
L’impianto si prefigge di trattare, mediante essiccazione e recupero energetico, rifiuti non pericolosi costituiti da fanghi di depurazione, per una potenzialità annua pari a 60mila tonnellate. Questi scarti saranno utilizzati principalmente come combustibile o come altro mezzo per produrre energia; è previsto il loro incenerimento. L’impianto sarà dotato di una linea di essiccazione ed una di combustione. Saranno trattati giornalmente una media di 192 tonnellate di fanghi provenienti dal trattamento delle acque reflue urbane e di fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali. È previsto anche il trattamento dei residui di filtrazione derivanti dal trattamento dei fumi, delle ceneri pesanti e delle scorie contenenti sostanze pericolose, delle ceneri leggere, delle sabbie dei reattori a letto fluidizzato, tutte sostanze prodotte all’interno dell’azienda. I fanghi infatti saranno essiccati per un successivo recupero energetico con possibile valorizzazione dei residui, appunto le ceneri, con recupero del fosforo presente presso impianti terzi, per la produzione di fertilizzanti. Il “fango”, quello umido disidratato con una umidità del 75-80%, circa cinquantacinquemila tonnellate, e il materiale già essiccato, con umidità del 20-25%, circa cinquemila tonnellate, sarà stoccato all’ingresso. Quello umido verrà sistemato in una specifica fossa di conferimento e da qui portato in due grandi serbatoi utili a garantire un volume idoneo per il corretto funzionamento dell’impianto. Il secco invece verrà conferito in una specifica area e da qui caricato in due silos. 

LO STOCCAGGIO

Gli stessi contenitori utilizzati per i fanghi derivanti dal processo di essiccazione svolto in impianto, da 100 metri cubi ciascuno, per la successiva alimentazione diretta della camera di combustione. La fossa di conferimento dei fanghi umidi e l’area di scarico dei fanghi essiccati saranno dotate di avanfossa per contenere le emissioni derivanti dalle operazioni di scarico dei rifiuti in ingresso. Dai serbatoi di stoccaggio, una parte dei fanghi umidi verranno inviati al sistema di essiccazione a bassa temperatura che funzionerà a grazie all’acqua calda a 90° prodotta dal processo di valorizzazione termica. La soluzione progettuale prevede di essiccare solo una parte dei fanghi umidi in ingresso. Con un grado di essiccazione del 70-80% il fango si trasformerà in una materia facilmente manipolabile. La parte restante di fanghi umidi sarà mantenuta al 20-25% di secco e spedita direttamente nel forno. L’ossidazione dei fanghi avverrà in due linee parallele di combustione a letto fluido realizzate in acciaio refrattario. Le ceneri saranno trasferite mediante un trasportatore pneumatico a tre silos di stoccaggio, secondo il loro grado di filtrazione.
 

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