Porto Tolle, anche il ministro Lollobrigida è con i pescatori

Francesco Lollobrigida: «Con la nuova Legge di bilancio predisposti altri trecento milioni per il comparto ittico»

Giovedì 25 Gennaio 2024 di Anna Nani
la protesta dei pescatori a Venezia

PORTO TOLLE (ROVIGO) - Continua l’onda lunga creata dai pescatori del Delta che martedì hanno pacificamente invaso Venezia per mantenere alta l’attenzione sulla crisi economica che stanno attraversando a causa del granchio blu che ha mangiato tutte le scorte di vongole mettendo a rischio quasi 1.500 titolari di partita Iva.

Il ministro Francesco Lollobrigida in una nota, nel ricordare i 13 milioni di euro già stanziati per il comparto, ha dichiarato: «Con la nuova Legge di bilancio abbiamo previsto un ulteriore presidio per il settore primario, con l’istituzione di un Fondo da 300 milioni per fronteggiare le emergenze anche nel settore ittico.

La grande novità consiste, però, nell’equiparazione dei pescatori a ‘coltivatori del mare’, estendendo l’applicazione del Fondo di solidarietà dal mondo agricolo a quello della pesca e dell’acquacoltura. In particolare, questa novità ci darà la possibilità di riconoscere al settore interventi compensativi contro la diffusione di specie aliene invasive, come il granchio blu, e garantire l’accesso a finanziamenti agevolati e la proroga delle rate delle operazioni creditizie in corso”. 


 

SITUAZIONE DRAMMATICA


Dalla parte degli operatori ittici pure la consigliera regionale della Lega Laura Cestari che aveva accolto insieme ai colleghi una delegazione a palazzo Ferro-Fini: «Il grido dei nostri pescatori non si può più ignorare. I pescatori che arrivano a protestare dimostrano tutta la loro disperazione per una situazione che di ora in ora si sta facendo sempre più drammatica: siamo al tracollo economico con perdita di posti di lavoro. È necessario fare squadra, non solo a livello veneto, e nel contempo proseguire, come ha affermato lo stesso presidente Zaia, con fondi anche statali ed europei a sostegno del comparto. Non possiamo più aspettare domani la dichiarazione dello stato di calamità, perché i pescatori rischiano di non avere più un domani».


 

RIMPALLO DI RESPONSABILITÀ


Da Roma non si è fatta attendere una critica dell’onorevole Andrea Martella, segretario regionale Pd: «Sul granchio blu si sta consumando l’ennesimo rimpallo di responsabilità tra Regione e Governo. Ai pescatori e a tutti gli operatori del settore ittico polesano e veneto la nostra più concreta solidarietà. Questi lavoratori hanno protestato per la pressoché totale mancanza di iniziative per contrastare l’emergenza da parte della Regione e del Governo. Noi abbiamo sollevato il problema mesi fa, presentando una serie di emendamenti a inizio di settembre, chiedendo 15 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024. Servono gli ammortizzatori sociali e serve anche un piano per debellare questa specie esogena che ha invaso le coste adriatiche. Purtroppo, nulla è stato stanziato dalla Regione, mentre le risorse del Governo rimangono ferme a 2,9 milioni di euro per il Delta del Po, ma ne sono stati erogati solo 350 mila. Briciole rispetto alle reali necessità dei pescatori».

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Ultimo aggiornamento: 07:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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