Porto Tolle. Crisi della pesca nel Delta, vongolari a Venezia per chiedere sostegno alla Regione: «La disperazione sta crescendo»

Mercoledì 24 Gennaio 2024 di Anna Nani
protesta pescatori a Venezia

PORTO TOLLE (ROVIGO) - Ieri è stato il giorno del popolo del Delta a Venezia. Circa 700 pescatori hanno pacificamente invaso la Serenissima per richiedere alla Regione sostegno per raggiungere in tempi brevi i 7 obiettivi scritti nella relazione redatta dal Comitato tecnico interregionale per l’emergenza granchio blu: sospensione dei mutui, cassa integrazione, un piano di gestione regionale per incentivare la cattura del granchi remunerando i pescatori, dichiarazione dello stato di calamità, sostegno per lo smaltimento e per la riattivazione delle aree, da ultimo, ma non meno importante, la vivificazione delle lagune.

DIECI PULLMAN

Abituati ad alzarsi presto i vongolari si sono fatti trovare alle 7.30 nei punti di raccolta stabiliti dal Consorzio Pescatori del Polesine. 10 i pullman che sono partiti da Scardovari, Polesine Camerini, Santa Giulia, Boccasette e Pila per poi convergere a Ca’ Tiepolo e andare a Venezia.

In laguna, scortati dalla Polizia i pescatori hanno quindi formato il corteo con in testa il presidente del Consorzio Luigino Marchesini ed i colleghi delle cooperative che ne fanno parte. Con loro i rappresentanti delle associazioni di categoria, il sindaco Roberto Pizzoli con l’assessore Tania Bertaggia e le rappresentanti di opposizione Cosetta Nicolasi e Serena Negri. I sindaci ta Massimo Barbujani e Michele Grossato, per Adria e Rosolina. Al suono di fischietti e trombe da stadio con in mano cartelloni che sottolineavano le preoccupazioni che attanagliano il comparto: “Aiutateci a ripartire”, “Non abbiamo più reddito”, “Aiuti per catturare il granchio blu” il corteo da Santa Marta è arrivato a Palazzo Grandi Stazioni dove c’era l’assessore regionale Cristiano Corazzari, che ha fatto le veci del presidente Luca Zaia. Una delegazione è quindi salita per consegnare al rappresentante della Regione la relazione che è stata successivamente portata pure al Consiglio regionale a Palazzo Ferro Fini. 

LE RICHIESTE

A ribadire la necessità della proclamazione dello stato di calamità è stato Marchesini mentre Pizzoli ha detto: «Non è una manifestazione contro, siamo qui per tenere alta l’attenzione sulle problematiche che ci affliggono. Lunedì ci sarà un nuovo tavolo interregionale a prefetture riunite». A sostenere le istanze dei pescatori pure Paolo Tiozzo, Federcoopesca che ha proposto la nomina di un commissario ad acta per velocizzare gli interventi, stesso tema toccato anche da Antonio Gottardo, Legacoop: «Di fronte a una situazione straordinaria servono degli strumenti straordinari. Forse non si è colto il problema di una realtà come questa che coinvolge non solo la pesca, ma il turismo. I pescatori possono fare un servizio ecosistemico sulla fascia costiera, ma bisogna sbrigarsi».
Alessandro Faccioli, Coldiretti Impresapesca: “Perché non ripristinare il tavolo di unità di crisi? Qui c’è un problema grave sociale ed ecologico dato che nelle lagune non c’è più nulla, a breve i granchi si sposteranno in mare e perderemo anche quello». Luigino Pelà, Ama, ha chiesto “«aggior concretezza amministrativa per far sì che la velocità della politica vada di pari passo con gli atti attuativi».

LA DISPERAZIONE

A far sentire la voce dei pescatori sono stati Fabrizio Boscolo presidente della Villaggio pescatori: «A Porto Tolle ci hanno insegnato ad avere fiducia nelle istituzioni, ma la disperazione può diventare delusione e questa trasformarsi in rabbia: non vorrei mai che questo succedesse da noi». Mentre Angelo Stoppa, coop Adriatico: «Le nostre lagune sono praticamente sterili abbiamo bisogno di aiuti per farle ritornare produttive perché vogliamo continuare a fare il lavoro che sappiamo fare, al punto da essere gli unici ad avere una cozza Dop riconosciuta a livello europeo».
Di coinvolgimento dell’Europa ha parlato Vincenzo Viapiano del Mercato ittico di Chioggia.

Ultimo aggiornamento: 19:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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