Fotovoltaico, la Regione vuole limitare l'impatto degli impianti sul consumo di suolo agricolo

Giovedì 9 Luglio 2020
L'obiettivo della Regione è non dare spazio al fotovoltaico lì dove si può coltivare
ROVIGO – La Regione intende uniformare e far coincidere lo sviluppo delle energie rinnovabili con la salvaguardia del consumo di suolo agricolo. L'obiettivo è favorire la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici che rispettino dell’ambiente senza andare in conflitto con il valore del terreno agricolo sia per le sue potenzialità produttive che per il suo valore paesaggistico. Lo ha annunciato l'assessore al territorio Cristiano Corazzari che sta lavorando con i colleghi di Giunta a una proposta che, nel rispetto dell'emendamento proposto dallo stesso assessore al nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC), consenta che la progettazione degli impianti fotovoltaici al suolo debba avvenire “anche con riferimento ad eventuali limiti dimensionali e localizzativi degli impianti stessi”. “La realizzazione di questi impianti non può depauperare pesantemente il bene prezioso rappresentato dal suolo agricolo – ha ribadito Corazzari -. Anche in considerazione del fatto che molte di queste installazioni di grande dimensione sono realizzate con fondi di investimento che operano in modo speculativo sulla base di incentivi energetici e nulla portano in termini occupazionali sul territorio. Ho scritto ai ministri competenti ribadendo l’importanza del fotovoltaico, purché il suo sviluppo non sia indiscriminato sul suolo agricolo, soprattutto quando esistono alternative di posizionamento degli impianti, come ad esempio sulle coperture di fabbricati industriali e capannoni, che certamente nel Veneto non mancano, o in aree degradate: è qui che queste opportunità vanno prioritariamente installate”. Per Corazzari l’utilizzo massivo di molti ettari di suolo, soprattutto nelle aree pianeggianti dove le colture oggi hanno un minore interesse economico “causano un grave impatto sull’uso agricolo delle superfici di terreno, non solo a discapito dei valori paesaggisti e del settore produttivo primario, ma anche privandoci di un prezioso generatore di ossigeno”.
Necessario quindi per l'assessore che la Regione si doti di uno strumento normativo che contempli il concetto di sostenibilità con le esigenze di sviluppo del fotovoltaico e con la salvaguardia delle aree agricole e la loro vivibilità”.
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