Nel 2024 la Fondazione Cariparo investirà 55 milioni in cultura, formazione e ricerca. Ecco in quali progetti

Giovedì 1 Febbraio 2024 di Nicola Astolfi
La presentazione del programma nella sede rodigina della fondazione, a palazzo Cezza, guidata dal presidente Gilberto Muraro
ROVIGO - Con un investimento di 1.140.000 euro su Casa Matteotti, la Fondazione Cariparo conferma la riqualificazione e riproposizione della Casa museo di Fratta Polesine con «molta multimedialità e innovazione tecnologica nell’allestimento complessivo». È solo uno degli interventi dell’attività filantropica che la Fondazione realizzerà nel 2024 in Polesine, secondo il programma declinato su sette linee strategiche, presentato nella sede rodigina a palazzo Cezza dal presidente Gilberto Muraro con il vice Giuseppe Toffoli e il segretario generale Roberto Saro.
Nei territori di Padova e Rovigo l’ente non profit investirà 55 milioni di euro complessivi nel corso dell’anno, e alla riqualificazione di Casa Matteotti affiancherà l’impegno per la mostra che dal 5 aprile valorizzerà a palazzo Roncale il patrimonio archivistico locale legato alla figura di Matteotti. A Fratta Polesine i lavori sono in corso e «saranno anche abbastanza impegnativi per un riallestimento complessivo - ha detto il segretario generale della Fondazione, Roberto Saro - contiamo sulla riapertura della Casa museo ai primi di giugno, e alle celebrazioni aspettiamo conferma anche della presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, pur nella concomitanza delle elezioni Europee».
L’arrivo del capo dello Stato sarà possibile, ma non il 10 giugno nella ricorrenza dei 100 anni dal rapimento e assassinio di Matteotti. Inserita nella linea strategica “Partecipazione alla vita culturale”, come l’attesissima mostra a palazzo Roverella dal 23 febbraio su Toulouse-Lautrec, l’iniziativa a Fratta per il centenario della morte di Matteotti non sarà solo un restyling- «Sarà un intervento importante - ha aggiunto il vice presidente vicario Giuseppe Toffoli - in modo da avere anche in futuro e per molto tempo un elemento di attrazione in più», grazie a un progetto che innoverà la proposta narrativa della Casa museo.

GLI IMPEGNI

Tra le linee che orientano l’attività filantropica, quelle con gli importi maggiori, pari a 10 milioni di euro ciascuna tra Padova e Rovigo, sono “Tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico” e “Inclusione sociale”. «L’azione della Fondazione è molto ampia - ha spiegato il presidente Gilberto Muraro - e cerchiamo di dare il nostro piccolo contributo a una società più solidale e inclusiva, aperta all’innovazione. Nel 2024 assumeremo un impegno importante sul fronte dell’immigrazione, in particolare pensando ai giovani in età scolare: dunque per l’educazione in un terreno impegnativo, che affronteremo per la prima volta».
Importanti anche le dotazioni per l’inserimento precoce dei bimbi tra zero e 2 anni nei nidi e i fondi in progetti di collaborazione, come le iniziative per contrastare la povertà educativa minorile e per colmare la mancanza di competenze digitali: per “Educazione e formazione” e “Ricerca” sono previste erogazioni totali per 18 milioni di euro, ha precisato Muraro, sottolineando che risorse per 9,5 milioni andranno a sostenere dottorati di ricerca in azienda, la ricerca pediatrica e biomedica. Aumentano a 5 milioni le erogazioni per “Tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio” attraverso il bando dedicato alla fruizione dei beni culturali e ambientali: il 2024, in questo ambito, sarà l’anno di avvio di GoLab, la Goletta Laboratorio. L’inaugurazione sarà in marzo, dopo il restauro dell’ex Goletta verde di Legambiente, barca del 1934 tutta in legno, divenuta famosa per le campagne di analisi sullo stato di salute dei mari italiani. Avrà una nuova vita come laboratorio didattico galleggiante, sia per le scuole (nella prima annualità, già interamente prenotata, saliranno a bordo gli studenti di una novantina di istituti), sia uscendo in mare per monitorare la qualità delle acque e tutelare così l’Alto Adriatico, grazie al Dipartimento di Biologia marina dell’università di Padova e l’Arpav.
 
Ultimo aggiornamento: 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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