Dopo 540 anni la Fiera è ancora un successo: bancarelle e attrazioni prese d'assalto

Lunedì 23 Ottobre 2023 di Elisa Barion
Folla in centro a Rovigo per la Fiera d'autunno

ROVIGO - La prima Fiera d’ottobre completamente libera dai vincoli della pandemia è già un successo. Il fine settimana, animato da circa 270 bancarelle ha visto il centro preso d’assalto dai visitatori. Neanche l’ondata di maltempo che, nel tardo pomeriggio di sabato, ha fatto scaricare un temporale sulla città, ha intaccato la vivacità dell’evento di punta dell’Ottobre rodigino. Perché dopo la pioggia, la tenacia degli ambulanti e la voglia di fiera dei rodigini ha fatto ripartire la kermesse come se nulla fosse successo. E così, già sabato sera, a temporale finito, i visitatori hanno ripreso ad assieparsi davanti ai banchi, specialmente quelli alimentari, complice l’orario, intorno all’ora di cena, con file di persone in attesa di avere tra le mani la classica piadina da consumare passeggiando o seduti a tavoli allestiti dalle bancarelle. Ieri, poi, il sole e la temperatura mite hanno contribuito a far partire il via vai di visitatori fin dalla mattinata. Via vai che poi è aumentato con il passare delle ore, fino all’apice della folla, a metà pomeriggio e fino a sera.

PARCHEGGI DIFFICILI

L’altro lato meno brillante dell’evento ma che dà la dimensione di quanto la fiera, nonostante i suoi 540 anni, conservi il proprio fascino, è dato dalla quantità di auto parcheggiate nel primo anello esterno al centro storico. I posteggi di viale Trieste, via Oroboni, via Beata Maria Chiara, viale della Pace, piazzale di Vittorio, per citare solo alcune delle zone in cui si può trovare un posto auto per poi dirigersi a piedi alle bancarelle, ieri pomeriggio, intorno alle 16 erano completamente esauriti. Non solo: in qualche tratto si è registrato anche qualche parcheggio selvaggio, come nell’area residenziale di San Bortolo che si snoda dal retro dell’ex caserma Silvestri verso il cimitero.
Il giro tra le bancarelle piace sempre sia per chi è a caccia di acquisti, sia per chi è alla ricerca di prodotti tipici provenienti da qualche parte d’Italia o per consumare un pasto veloce. Le categorie merceologiche sono quasi tutte rappresentate: i classici ciucci, mandorle caramellate, caldarroste, cremini, i già citati banchi di piadine, frittelle e crepes, salumi toscani, dolci e arancini siciliani, olive e taralli pugliesi e c’è perfino un intero banco che vende solo prodotti di liquirizia abruzzese. Ma anche calzature, tappeti, borse e portafogli, utensili per la casa, dagli oggetti in ceramica a pentole e padelle, ma anche ombrelli e scacciapensieri, getti per la doccia, aspirapolveri, ferri da stiro, prodotti per l’acconciatura, cosmetici naturali, giocattoli, borse e portafogli in pelle, bigiotteria. Ci sono anche le automobili esposte sul Corso del Popolo dall’incrocio con via Ponte Roda fino all’ex distributore Agip, quasi tutte km zero, insieme ad un paio di motrici, una rossa ed una bianca, che suscitano la curiosità soprattutto dei bambini. Sul ramo di Corso del Popolo che si snoda dall’incrocio con via Grimani fino a piazza Repubbica, invece, tanti gazebo delle associazioni, che hanno fatto il loro debutto in fiera proprio quest’anno, su iniziativa dell’assessore Giorgia Businaro insieme al Csv.

TANTI ALLE GIOSTRE

La fiera, però, è anche luna park, soprattutto per i giovani e giovanissimi. Luna park che ancora per quest’anno si trova nell’area esterna del Censer, in viale Porta Adige. I primi giri di giostra sono partiti sabato 14 ottobre ma il grosso dell’affluenza si è registrato in concomitanza delle bancarelle in centro. Ce n’è per tutte le età: giostra cavalli, castello incantato, trenino, minibruco, rally di Montecarlo per i più piccoli, mini autoscontro, denver, ruota panoramica, tappeti elastici per quelli più grandicelli. Oltre alle giostre, le attrazioni a premi: dal tiro a freccette al tiro a turaccioli passando per il tiro in porta ed il tiro ad aria compressa. E, ancora, gonfiabili, baby carts, pesca delle ochette e waterball. Insomma, anche dopo 540 anni, la fiera è sempre la fiera.
 

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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